«Se entro questa settimana non arrivano da tutti i partiti almeno 50 mila euro a testa per andare avanti con la campagna elettorale, lunedì mattina convoco una conferenza stampa e mi ritiro»: queste parole di Luca Bernardo – candidato sindaco sconfitto da Beppe Sala al primo turno delle Elezioni Comunali a Milano – a pochi giorni dal voto avevano sollevato un polverone sia per l’audio “rubato” e pubblicato dai media, sia per aver mostrato la plastica difficoltà interna della coalizione a sostegno del primario di pediatria.



Accade che sul “Corriere della Sera” arriva pure la seconda “puntata” del rebus milanese attorno a Bernardo: in pratica dopo quell’ormai celebre vocale “rubato” su WhatsApp sarebbero arrivati i soldi per aiutare la campagna elettorale solo da Lega e Fratelli d’Italia. All’appello mancano ancora i soldi da Forza Italia e dalla lista di Maurizio Lupi: secondo le fonti giunte al “CorSera” da ambienti del Centrodestra milanese, 30 mila euro sono stati stanziati da Salvini e Meloni dopo lo “sfogo” di Bernardo, altri 40mila sono giunte da sottoscrizioni di privati, ma dai partiti di Berlusconi e Lupi nulla sarebbe arrivato.



MILANO, I RUMORS SULLA CAMPAGNA ELETTORALE DEL CDX

Una campagna elettorale da circa 100 mila euro totali, “povera” se si considera l’importanza di Milano e le diverse mancanze pubblicitarie dimostrate dalla coalizione di Bernardo: nessuno spot televisivo, né su reti generaliste né su emittenti privati, con diversi manifesti e “vele” ma insufficienti per recuperare il gap di “notorietà” rispetto al sindaco uscente del Centrosinistra. «Solo in caso di ballottaggio, si sarebbe potuto sperare in una seconda tranche di aiuti finanziari da parte dei partiti», spiegano dal “Corriere”. «Se troverò sul conto corrente della campagna elettorale un riscontro diverso e non vedrò la sintonia di tutti, torno a fare il mio lavoro che mi piace molto», aveva denunciato Bernardo nel vocale intercettato dai giornalisti, salvo poi intervenire a cose fatte per denunciare l’atto, «Per l’audio rubato ho dato mandato al mio legale di avviare una denuncia alla magistratura o alla polizia postale. Ho il timore che si sia inserito qualcuno in questa chat, conosciamo i colpi bassi di certa sinistra. I metodi da ex Unione Sovietica non sono i nostri». Resta dunque da capire perché parte della coalizione che pure sosteneva Bernardo alle Amministrative di Milano non è intervenuta in sostegno economico del proprio candidato, sempre ammesso che la “denuncia a mezzo stampa” giunta nelle scorse ore sia pienamente fedele allo svolgimento dei fatti.

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