Bernie Sanders si ritira dalla primarie dei Democratici. Sarà dunque Joe Biden a sfidare Donald Trump nelle elezioni presidenziali Usa del prossimo novembre. Una mossa attesa (ma tardiva) quella del senatore socialista del Vermont, le cui quotazioni erano date in picchiata dopo un avvio sorprendentemente favorevole nella corsa alla nomination. La grande rimonta di Biden, a partire dalla schiacciante vittoria in South Carolina, poi legittimata al Super Tuesday, avevano costretto Sanders a fare i conti con una dura realtà: il suo progressismo esasperato non rappresentava (ancora una volta) la maggioranza dell’elettorato democratico. Nonostante ciò, Sanders – forte di una base di sostenitori agguerrita e di una campagna che in questi mesi aveva raccolto milioni di dollari in abbondanza – si era concesso il “lusso” di restare in gara. Forse sperando in qualche gaffe di Biden nel corso dell’ultimo dibattito o, chissà, che l’emergenza coronavirus chiarisse agli americani che la sua riforma sanitaria per tutti (Medicare for All) fosse ciò di cui gli Usa avevano bisogno. Non è andata così.



BERNIE SANDERS SI RITIRA DALLE PRIMARIE USA

Il passo indietro di Sanders era ormai auspicato da molti rappresentanti del Partito Democratico americano. Con una campagna per le primarie di fatto paralizzata dallo scoppio dell’emergenza coronavirus, i Democrats hanno esercitato su Sanders una forte pressione perché prendesse atto che lo svantaggio nei confronti di Biden non fosse ormai recuperabile e decidesse perciò di esprimere il suo sostegno per l’ex vice di Obama. Non un aspetto secondario se è vero, come molti osservatori credono, che nel 2016 a favorire la vittoria di Trump sia stata anche l’ostinazione con cui Sanders ha continuato a battagliare contro Hillary Clinton quando l’esito delle primarie dem era ormai scontato a favore dell’ex First Lady, alienandole così la simpatia dei suoi sostenitori. Questa volta il leader progressista sembra avere fatto un’altra scelta. Nelle prossime ore, Sanders dovrebbe parlare ed esprimere il proprio sostegno nei confronti di Biden, che già nei giorni scorsi aveva iniziato a muoversi come lo sfidante designato di Trump. Dalla capacità del “vecchio Joe” di portare dalla sua parte i fedelissimi di Bernie, senza rinunciare alla sua capacità di raccogliere voti al centro e negli “swing States“, dipenderanno molte delle possibilità di far traslocare Trump dalla Casa Bianca.

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