“Il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra”, il j’accuse di ieri firmato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Parole che hanno acceso il dibattito tra maggioranza e opposizione, ma anche all’interno del governo c’è qualcuno che non la pensa come il titolare del Miur. E’ il caso della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che ai microfoni del Corriere della Sera ha spiegato di non condividere “la ricerca di una contrapposizione con le amministrazioni locali, ritenuta controproducente al raggiungimento di una soluzione efficace e il più possibile condivisa”.



Intervistata dal Corriere della Sera, l’esponente di Forza Italia ha risposto così sulla contrapposizione tra Schlein – che parla di errori madornali del governo – e il collega Valditara: “Se è un errore stanziare, appena al governo, quasi 1 miliardo per il diritto allo studio me ne assumo la totale responsabilità. Alle chiacchiere noi rispondiamo con i fatti, anche se so che è più faticoso farsi capire con i numeri che con la demagogia. Il ministro Valditara esprime legittimamente le sue opinioni, ma la mia linea rimane quella del dialogo. La mia stella polare sono gli studenti”.



Le parole della ministra Bernini

Secondo la Bernini c’è chi fa campagna elettorale con e sulle tende degli studenti e chi invece risolve il problema: “Questo governo, ad appena un mese dall’insediamento, ha stanziato quasi 1 miliardo di euro sul diritto allo studio: 500 milioni per le borse di studio e 400 per nuovi posti letto”. La titolare dell’Università e della Ricerca si è poi soffermata sui finanziamenti dei campus pubblici e su come rendere accessibili quelli privati, alla luce delle critiche dell’Udu, secondo cui abbiamo perso metà dei fondi Pnrr per mancata programmazione: “Non è così, anzi il Mur è un’amministrazione decisamente virtuosa. Abbiamo raggiunto prima del tempo il target Pnrr di dicembre 2022 assegnando i 7.500 posti letto previsti. Ora lavoriamo per raggiungere l’obiettivo totale dei 52.500 posti letto e per questo ho stabilito una interlocuzione fattiva con le amministrazioni locali. Con una manifestazione d’interesse individueremo gli immobili disponibili. Per soddisfare la domanda dobbiamo aumentare l’offerta, è indiscutibile. E la collaborazione con i privati, prevista dal Pnrr, è indispensabile. Assegneremo gli immobili a chi garantirà, al minor costo, il maggior numero di posti letto ai ragazzi che ne hanno diritto”.

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