Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera dei deputati, ha parlato della posizione dell’Italia in merito alla guerra in Ucraina nel corso di Agorà, in onda su La 7. “L’Italia è nel Patto Atlantico, ma ciò non significa che debba servire gli Stati Uniti. Non si è mai vista una sudditanza tale di un Paese come l’Italia all’Alleanza atlantica. Il Governo manifesta un atteggiamento servile. Mi astengo dal giudizio sulle persone (in riferimento al Premier Mario Draghi, ndr), ma non da quello sulla politica”, ha commentato.



Anche in merito al tema dell’invio di armi in Ucraina la situazione è emblematica. “Da quando è iniziata la guerra il’Italia e l’Europa non hanno mai avuto una posizione autonoma dalla Nato. Quando cominciammo ad inviare le armi fu dichiarato dal Parlamento che potevamo farlo perché erano difensive. Gli Stati Uniti invece inviano missili, i cui confini sul bombardamento interno all’Ucraina o alla Russia è difficilmente distinguibile, ma certamente sono armi offensive”.



Bertinotti: “Italia suddita di Allenza atlantica”. Il tema dell’invio delle armi

Fausto Bertinotti, come ribadito nel corso della puntata di Agorà, ritiene che l’atteggiamento dell’Italia – così come quello di altri Paesi dell’Alleanza atlantica – nei confronti del conflitto non sia stato corretto. “Inviare le armi è una contraddizione. Il linguaggio della guerra imprigiona le possibilità della pace. Il movimento pacifista del 2006 è l’ultimo di una generazione, poi è cambiato il mondo. All’epoca si lottava contro l’imperialismo”, ha sottolineato l’ex presidente della Camera dei deputati.



Da qui la necessità di avere una visione complessiva della situazione. “È un conflitto imperiale. Putin fa la guerra per riguardagnare il potere della Russia come potenza mondiale, mentre l’Ucraina si difende per rivendicare la sua autonomia. Non c’è nessun contenuto ideologico. Il problema non è schierarsi, ma cercare la pace. C’è un colpevole ma ci sono anche altri che non sono innocenti affatto”, ha concluso.