La Lombardia è già pronta per un’eventuale terza dose di vaccino anti covid: parola di Guido Bertolaso, consulente della Regione nella campagna vaccinale nonché ex capo della Protezione Civile. Intervistato quest’oggi dai microfoni del Corriere della Sera ha parlato così del piano per la terza dose: «Lo abbiamo studiato a luglio con il presidente Attilio Fontana, la vicepresidente Letizia Moratti, i dirigenti e i tecnici lombardi. È stato portato a Roma da Moratti e discusso con il generale Francesco Figliuolo. Abbiamo ricevuto apprezzamenti».



Un piano che sarà leggermente diverso rispetto a quello attuato per le vaccinazioni fino ad oggi: «Ovvio che la vaccinazione di massa, così come è stata gestita nei mesi scorsi, non può essere il modello del futuro. Per il nuovo richiamo ci concentreremo non più sui grandi hub ma su poli medio-piccoli, strategicamente localizzati sul territorio. Approssimativamente uno ogni 100-150 mila abitanti, quindi 60-70 centri in Lombardia. E coinvolgeremo il personale sanitario che non è assorbito dal lavoro ospedaliero. Penso ai medici di famiglia, che hanno già dato un contributo importante convincendo le persone a vaccinarsi ma anche facendo le iniezioni. Credo che questa sarà la strada principale». Per la somministrazione della terza dose faranno la loro parte anche le aziende: «Finora hanno vaccinato poco perché quando è stato dato il via libera a questo filone della campagna, tanti dipendenti si erano già immunizzati. Ma saranno strategiche per i richiami. E giocheranno un ruolo anche le farmacie: 21 hanno da poco iniziato con le somministrazioni in via sperimentale».



BERTOLASO: “TERZA DOSE? FAREMO 35/40MILA SOMMINISTRAZIONI AL GIORNO”

I grandi hub che fine faranno? Per la maggior parte verranno smantellati: «Penso che ogni capoluogo di provincia ne manterrà uno. Per Milano – continua Bertolaso – potrebbe essere la Fiera o il Palazzo delle Scintille, da usare fino a maggio o giugno dell’anno prossimo. Saranno serbatoi strategici per vaccinare in tempi rapidi. Così contiamo di arrivare a 35-40 mila somministrazioni al giorno».

E i primi a sottoporsi alla terza dose saranno gli anziani e i fragili: «Siccome al momento consideriamo che la protezione del vaccino duri nove mesi, a settembre avremo le prime “scadenze” per chi ha ricevuto la dose a gennaio. Partiremo con gli anziani che vivono in Rsa, con il personale sanitario e i fragili: gli over 60 e chi ha patologie». Infine, sul suo futuro, Bertolaso spiega: «Darò una mano ovunque ce ne sarà bisogno. Sarò ben lieto di aiutare ancora la Lombardia se mi verrà chiesto».