Guido Bertolaso, consulente della campagna vaccinale anti covid, è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5, Mattino 5. Vecchi ha chiesto all’ex numero uno della Protezione Civile se la Lombardia rischia un Natale in zona gialla, e a riguardo ha spiegato: “Sarebbe una delle ultime regioni ad arrivarci visti anche i numeri di oggi, ma non credo che sarebbe un dramma, non ci sarà da strapparsi i capelli, è una situazione abbastanza normale. L’avessimo avuto l’anno scorso avremmo tutto brindato ed esultato, quindi sarebbe un risultato secondo me straordinario se tutta Italia fosse solo in zona gialla per Natale. Ciò significherebbe che al di là di precauzioni minime, potremmo comunque festeggiare un Natale tranquillo. Siamo un paese dalla memoria molto corta, non ci ricordiamo cosa era l’Italia l’anno scorso fra limitazioni, decessi, ricoverati, non si poteva andare a sciare l’anno scorso. Anche finissimo in zona gialla potremmo continuare a vivere tranquillamente per cui non cerchiamo di criminalizzare la zona gialla, ben diverso il rischio di arancione e rosso e lo escludo nel modo più assoluto”.
Bertolaso ha parlato anche delle terze dosi: “Non siamo stati velocissimi, ho sempre sostenuto che con le conoscenze che abbiamo, dovremmo anticipare il virus e non inseguirlo. Se sulle terze dosi vi fosse stata un po’ meno timidezza e si fosse allargato a tutta la popolazione che ne avesse diritto, e anche i famosi 6 mesi, se si fosse detto subito che si poteva fare dopo 5 mesi… Non so però quale sarebbe stata la risposta dei cittadini. In tutto il mondo fino a quando tu non hai paura te la prendi comoda e quando hai paura vai e corri a vaccinarti”.
BERTOLASO: “IN LOMBARDIA ARRIVEREMO A 100MILA TERZE DOSI AL GIORNO”
Poi ha aggiunto, sempre sulle terze dosi: “In Lombardia negli ultimi 10 giorni si sono decuplicate le somministrazioni, prima viaggiavamo su 25/30mila al dì, e oggi siamo ben oltre 50 mila e io spero entro fine settimana di arrivare a 100mila dosi al giorno, che è l’unico modo per arrestare l’epidemia. Sicuramente anche il super green pass ha dato un boost a questa situazione: anche le prime dose che fine a metà novembre erano di 2/3mila al giorno, oggi sono più di 10mila, quindi chi era timoroso e dubbioso, grazie al green pass ha vinto le resistenze”.
Bertolaso ha infine detto la sua sulla variante Omicron, l’ultima mutazione del covid giunta dal Sud Africa: “Stiamo parlando di un solo caso, sembrerebbe che nessuno di quelli che sono stati i contatto colo paziente zero al momento si siano infettati, sia chi ha volato con lui sia soprattutto chi vive con lui, quindi si potrebbe affermare che la situazione non è così preoccupante. Il paziente era vaccinato con due dosi e la sintomatologia è quella simile ad un’influenza. Se un malato di ebola avesse avuto i contatti che ha avuto questo signore, ci sarebbe già una devastante epidemia attorno a lui. Dai primi segnali la situazione non sembrerebbe essere così critica. La Omicron ha rappresentato quella scintilla che oggi ci permette di essere più veloci a vaccinarsi”.