L’ex numero uno della Protezione Civile, Guido Bertolaso, consulente della regione Lombardia nella campagna di vaccinazione, a Morning News: “Sicilia zona gialla? Non hanno vissuto tragedie, dolori e drammi di altre regioni d’Italia, a cominciare dalla Lombardia, quindi la paura verso l’epidemia è diversa. Al di là del grande impegno delle istituzioni regionali, schierate per far vaccinare tutti, c’è una grande preoccupazione perchè non c’è risposta, non c’è voglia di vaccinarsi, non possiamo costringere nessuno, la vaccinazione è su base volontaria, quindi in Sicilia c’è ancora una resistenza che non si riesce a vincere nonostante quanto messo in piedi, questa è la maggior ragione per cui la Sicilia sta indietro. Oggi forse i siciliani capiranno che diventano gialli, non cinesi, ma dal punto di vista del rischio epidemiologico, si renderanno conto che dovranno correre a vaccinarsi, non è solo un problema di salute ma anche economico, perchè c’è il rischio che il turismo scompare”.
Sulla Lombardia, invece: “Sono molto tranquillo, fatto un lavoro straordinario anche se non viene detto con quell’intensità con cui si sono invece sottolineate situazioni negative in passato. Abbiamo quasi 14 milioni di iniezioni fatte, la copertura vaccinale è ottimale, anche se ci dovessero essere rischi di rientri dalle vacanze, comunque la situazione sarà sempre sotto controllo. L’idea di fare i tamponi gratis a chi arriva da alcune regioni d’Italia è giusta e da portare avanti. A me interessa che tutti i lombardi si stanno vaccinando, quando avremo raggiunto l’80% avremo la famosa immunità di gregge e credo che la Lombardia potrebbe stare più tranquilla rispetto ad altre ragioni”.
BERTOLASO: “OBBLIGO VACCINALE NON SERVE, CONTANO I DATI”
Sull’obbligo vaccinale Bertolaso si dice contrario: “Io non sono favorevole, ma bisogna adottare tutte le misure affinchè la società sia protetta. Il green pass è un’idea legittima, utile ed efficace, unico modo che abbiamo per controllare l’epidemia. No all’obbligatorietà tranne alcune categorie a rischio, bisogna andare avanti col green pass ma anche fare più controlli rispetto a quelli che si stanno facendo. Solo Green pass ai vaccinati? Fino a quando non abbiamo la copertura vaccinale dobbiamo continuare a fare il tampone. Bisogna fare attività di persuasione poi i fatti parlano chiaro, chi è ricoverato oggi in terapia intensiva è non vaccinato, sono fatti concreti, chiacchiere stanno a zero. Chi vaccinato ha preso il covid non finisce in terapia intensiva”.
Infine sulla terza dose: “Dibattito inaccettabile. Dicono che noi non possiamo fare la terza dose per lasciare i vaccini ai paesi poveri. Non mi sento di privare africani di una dose di vaccino se facciamo il richiamo, soprattutto per gli anziani nelle rsa, gli over 80, personale sanitario, immunodepressi, trapiantati. A partire da fine settembre dovrebbero essere vaccinati con un richiamo per garantire l’immunità durante il periodo autunnale. Se in Africa non ci sono i vaccini non è per colpa di italiani e del generale Figliuolo, colpa di organizzazioni internazionali che non sanno fare il loro mestiere scaricando su di noi le colpe”.