Guido Bertolaso critico sulla gestione del problema della riapertura delle scuole da parte del Governo: “Mi stupisce che siano state trattate peggio di stadi e di palestre. Si è creato un dibattito solo su questo. Sembra di colpo che le classi siano diventate un pericoloso e ingestibile cluster”, ha detto al Corriere della Sera. In realtà, secondo il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, gli studenti dovrebbero ritornare tra i banchi subito. “Ma dedicandogli più attenzioni. Uno sforzo che non possiamo non fare”.
In tal senso la proposta dell’esperto è quella di istituire dei canali di monitoraggio preferenziali per coloro che devono rientrare a scuola. “Basta tenerli liberi per gestire i casi nelle classi. Invece gli hub per i tamponi o le farmacie vengono ingolfate da chi non ha urgenza. Lasciamo gli spazi agli studenti”, questo il suo appello.
Bertolaso: “Scuole trattate peggio di stadi e palestre”. Il parere sul tema del vaccino
Guido Bertolaso, oltre a criticare la gestione del sistema delle scuole, che ritiene siano state trattate peggio di stadi e palestre, ha parlato al Corriere della Sera anche del tema relativo alle vaccinazioni su bambini e adolescenti. “Fino a poco tempo fa la crescita più alta di casi era nella fascia 5-11, prima che si iniziassero a vaccinare quei ragazzi. Ora la fascia con incidenza maggiore è quella 12-16, dove fortunatamente il governo ha sbloccato l’anticipo della dose booster. Dalla settimana prossima vedremo gli effetti della diga immunitaria. Perché i ragazzi dei licei stanno facendo ora le terze dosi. E stiamo iniziando il primo giro di richiami per i bambini”.
E sulla situazione specifica della Lombardia: “Abbiamo fatto 130 mila under 12. Di questi, uno su 5 ha già ricevuto la seconda dose. Altri 50 mila sono già prenotati”. Dati che il coordinatore della campagna vaccinale della Regione definisce “un successo” soprattutto in relazione all’andamento della curva. “Non nascondo le perplessità che aleggiavano all’inizio. Ora le prenotazioni crescono in modo esponenziale, corrono più veloce del virus”, ha concluso.