E’ tutto pronto la somministrazione della terza dose di vaccino, il cosiddetto “booster” richiamo, in Lombardia. L’ufficializzazione ancora non c’è ma come da indiscrezioni circolanti ormai da giorni, e sottolineate anche dai colleghi de L’Eco di Bergamo, il V-day, il giorno del vaccino, potrebbe scattare fra esattamente dieci giorni, precisamente martedì 21 settembre e proseguire il giorno successivo, mercoledì 23. In ogni caso non si andrà oltre la fine del mese, di conseguenza, se non saranno quelle le date indicate, è probabile che la terza dose scatterà comunque poche ore dopo. Come da indicazioni del ministero della salute e dell’Iss, istituto superiore di sanità, si partirà dai più fragili (immunodepressi, malati oncologici, trapiantati, ecc ecc), poi si proseguirà con gli anziani che hanno ricevuto per primi i vaccini a via discorrendo. Della terza dose e non solo ne ha parlato Guido Bertolaso, consulente per la regione Lombardia sulla campagna di vaccinazione, ex numero uno della Protezione Civile, intervista da Iceberg su Telelombardia: “L’immunità di gregge di cui si parla tanto in Lombardia è una realtà, noi siamo vicinissimi all’80% dei vaccinati. Se andiamo a vedere solo le persone che hanno diritto al vaccino in Lombardia, questo dato l’abbiamo già di fatto superato, ma comunque teniamo conto del numero complessivo di persone che vivono in regione e siamo al 77%. Dai 12 anni in su siamo solo oltre l’80%, immunità di gregge quindi già raggiunta, noi che siamo concreti lo sappiamo con certezza”.
E ancora: “Il 22.7% dei lombardi non si sono vaccinati non rientrano nelle categorie previste o non vogliono vaccinarsi, il 23.1 in Toscana, il 23.4 in Molise, il Lazio è al 24.8, nessuno può contestare questo dato anche se non lo leggiamo sui giornali tutti i giorni. Per merito di chi siamo arrivati a questo risultato? Diversi aspetti, a cominciare dal dramma della Lombardia, che ha vissuto più di tutti il covid. Dai cittadini lombardi una risposta straordinaria. La macchina all’inizio ha avuto qualche problema e l’abbiamo messa in linea e i risultati sono davanti agli occhi di tutti”.
TERZA DOSE IN LOMBARDIA, BERTOLASO: “SI PARTIRA’ IL 21-21 SETTEMBRE, SIAMO GIA’ PRONTI”
Sull’obbligo vaccinale: “Se esistesse il vaccino per i bimbi, sarei per l’obbligo. Dai 12 anni in su abbia il sufficiente grado di quoziente intellettivo dal rendersi conto che questa storia dei no vax non regge, l’esempio più lampante ce l’abbiamo in Lombardia. Oggi la Lombardia è a rischio più basso di tutta l’Italia e non certo perchè il virus se ne è andato, ma solo perchè qui abbiamo vaccinato più di tutti. Sono però un convinto supporters del green pass per qualsiasi categoria, se non vuoi vaccinarti te ne stai a casa tua e non dai fastidio a nessuno. Si deve estendere il più possibile, è il modo migliore per tutelarci. Non è vero che è deterrente per la ripresa economica, è l’unico strumento che abbiamo per contenere il covid”. Bertolaso si dice preoccupato della situazione di Londra: “I numeri stanno aumentando, ci sono i miei figli e sono seriamente intenzionato a dire loro di tornare in Italia”.
Su eventuali minacce dai no vax: “Sono 50 anni che mi minacciano, ho avuto la scorta per 4 anni, figuri se mi preoccupano chi non vuole farci vaccinare. I vaccini qui non c’entrano nulla, è il loro modo di protestare e trovare le modalità di combattere le decisioni di una società moderna”. Sulla terza dose: “Noi ci stiamo lavorando dallo scorso mese di giugno, la Moratti ne ha parlato già con Figliuolo, è già giunto un briefing dettagliato a Fontana, abbiamo fatto una lunga unità per predisporre la terza dose che potrà partire dal 21-22 di questo mese. Abbiamo una call con tutte le Ats della Lombardia e condivideremo con loro il calendario e inizieremo a vaccinare fragili e fragilissimi, circa un milione di persone. Il richiamo sarà fatto solo con Pfizer e Moderna dopo di che ci predisporremo per vaccinare, secondo me prima della fine dell’anno, le altre categorie, quindi gli anziani Rsa, over 80, i medici e gli infermieri. E dalla fine dell’anno tutti quelli che vorranno vaccinarsi di qualsiasi categoria se vorranno potranno farlo. Guarderemo solo in faccia alla salute dei nostri cittadini, punto e basta. Dove si farà la terza dose? Alcuni centri li terremo attivi, l’idea è quella di vaccinare ora nelle strutture sanitarie che esistono e che li curano, i medici di famiglia e le farmacie. Poi avremo centri di prossimità che faranno i richiami per circa 100mila persone dove faremo i richiami a chi vorrà, l’obiettivo è non coinvolgere gli ospedali che devono fare il loro lavoro”. Ma fino a quando Bertolaso sarà in Lombardia: “Fino a che potrà dare la mano ci sarà come consulente, e poi tornerà come turista”.