Per quanto riguarda invece la resistenza dell’Ucraina, “Le risorse più importanti degli ucraini arrivano da retrovie che si trovano in Europa o, addirittura, negli Usa; il vero problema di alimentazione ce l’hanno loro”. I lanciarazzi Himars sono entrati nel conflitto, senza al momento cambiarne gli equilibri: “Sono armi importanti. Però devono essere utilizzate da specialisti, che in Ucraina mancano, anche se l’esercito ucraino sta beneficiando dell’addestramento di americani, inglesi e anche polacchi”.
Marco Bertolini: “L’Italia poteva mediare ma…”
Josep Borrell ha spiegato che l’Ue vorrebbe addestrare i soldati ucraini. Secondo Marco Bertolini non si tratta della giusta mossa. A La Verità lo definisce “Un ulteriore passo verso un coinvolgimento diretto nella guerra, che reputo molto pericoloso”. Per quanto riguarda invece la Crimea, spiega: “È il vero obiettivo vitale per Mosca. La Russia – non solo Vladimir Putin – non può rinunciare alla Crimea, perché altrimenti dovrebbe rinunciare alla sua flotta nel Mar Nero. La stessa flotta che supporta Bashar Al Assad e che ha impedito interventi americani in Siria ai tempi di Barack Obama. Senza la Crimea, la Russia verrebbe espulsa dal Mediterraneo e separata irrimediabilmente dall’Europa, della quale fa parte”.
Proprio per questo, secondo il generale, “Non c’è alcuna possibilità che la Russia la ceda. Piuttosto, combatterà a oltranza. Gli interventi ucraini in Crimea rappresentano la volontà di rendere più virulento il conflitto. Da questo punto di vista, la Crimea è un interesse vitale anche per la controparte”. E per “controparte”, Bertolini intende gli Stati Uniti: “In realtà, mi riferisco agli Stati Uniti, che vogliono contrastare la presenza russa nel Mediterraneo”. Parlando di mediazione e negoziazione, a La Verità il generale spiega: “L’Italia ha sempre esercitato una grande fascinazione. Poteva portare tutti attorno a un tavolo, come ai tempi di Silvio Berlusconi e di Pratica di Mare. Ma lo stesso vale per l’Europa: siamo di fronte a un conflitto tra due Paesi europei e compito dell’Europa doveva essere di spingerli a trattare. Purtroppo, al posto dell’Europa c’è l’Unione europea”.