Sono volate pesanti bestemmie durante la Processione del Cristo Morto svoltasi nel giorno del Venerdì Santo, a Pontecorvo in provincia di Frosinone. Un gesto offensivo che ad alcuni potrebbe apparire una “ragazzata” ma che in realtà costituisce un vero e proprio reato di “oltraggio verso divinità e defunti”. Alla processione era presente come di consuetudine il comandante della stazione dei carabinieri, il quale ha sentito chiaramente le bestemmie e si è attivato per individuare i responsabili.



Secondo quanto si apprende da Quotidiano Nazionale, ad aver bestemmiato durante la processione sarebbe stato un gruppo di ragazzi. È successo intorno alle 21, quando il corteo recante a spalla il Cristo Morto e la statua della Madonna è arrivato all’interno della Casa della Salute. Qui, mentre i sacerdoti presenti impartivano la benedizione, sono state urlate le bestemmie che hanno fatto immediatamente scattare i controlli delle forze dell’ordine. Si stanno infatti visionando le immagini e le riprese del sistema di videosorveglianza comunale, che ha seguito la processione e potrebbe quindi portare molto presto all’identificazione delle persone che hanno compiuto il gesto oltraggioso.



Bestemmie durante processione del Cristo Morto: gli autori dell’oltraggio rischiano sanzione da…

Bestemmiare è un reato di “oltraggio verso divinità e defunti” e in particolare è punito dall’articolo 724 del Codice penale, che descrive il reato e punisce “chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la divinità – o i simboli o le persone venerati nella religione dello Stato – e chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti”. Un reato che, in nome del principio di laicità dello Stato, non si applica soltanto alla religione cristiana. Che cosa rischiano allora i – presunti – ragazzi che hanno compiuto questo gesto durante la processione del Venerdì Santo?



Sebbene questo reato sia stato depenalizzato, l’atto di bestemmiare è sanzionato con una multa che va dai 51 euro ai 309 euro. È questo dunque ciò che rischiano gli autori delle bestemmie urlate a gran voce in provincia di Frosinone nel contesto di una cerimonia a cui ha preso parte la comunità. “È stato veramente un gesto bruttissimo, che mai ci saremmo aspettati, soprattutto nel corso della processione del venerdì santo – è stato il commento delle autorità di Pontecorvo, raggiunte da Il Messaggero – Un gesto che sarebbe stato commesso da ragazzi. La nostra è una comunità saldamente legata ai valori di fede e aperta al confronto”.