“Ho partecipato ad ogni edizione di BI-MU dal 1994 e ci sarò anche nel 2024. Non solo perché lì ci saranno tutti i costruttori, ma anche per capire i trend tecnologici che caratterizzeranno l’automazione”. Parole di Paolo Limoncini, ingegnere da sempre impegnato nel mondo dell’automazione e delle applicazioni di motion control nel settore delle macchine utensili.
Ingegnere di studio e di professione, appassionato di macchine utensili e autentico conoscitore del settore: è il suo il profilo del perfetto visitatore di BI-MU?
In quasi 30 anni di attività e frequentando la BI-MU, ho avuto l’occasione di incontrare visitatori di ogni genere: dall’ingegnere di produzione all’appassionato che coinvolge con sé il proprio figlio; dal tecnico di una piccola officina meccanica all’imprenditore in prima persona. È difficile delineare un profilo preciso, ma posso affermare che presso Cizeta Automazione, dove lavoro, siamo 13 dipendenti, tutti ingegneri progettisti di software e tutti con una profonda passione per questo settore che rappresenta una sorta di connubio tra tecnologia meccanica, elettronica e materiali.
E non solo… se pensiamo a Industria 4.0.
Lavoro in Cizeta dal 1995 e ogni anno ho osservato qualche innovazione in questo settore. Cizeta Automazione Srl è stata fondata nel 1982 da Gianni Cairo e Alberto Zavattaro, che all’epoca erano responsabili delle applicazioni dei primi CNC presso Graziano di Tortona. In azienda abbiamo vissuto l’intera evoluzione dell’hardware e del software applicato alle macchine degli ultimi 50 anni, partendo dalle memorie con nuclei magnetici, nastri perforati, fino alle prime applicazioni dei CNC mainframe Digital e di produzione italiana come Elsag, Olivetti-Osai, ECS. Come partner di Siemens in Automation, oggi siamo attivi nei vari ambiti di sviluppo della digitalizzazione dei processi manifatturieri, di processo e logistica. Siamo convinti che la macchina utensile abbia svolto un ruolo fondamentale nell’evoluzione del CNC e dei sistemi di progettazione CAM e CAD. Certamente, l’impatto disruptive del digitale e dell’additive manufacturing ha rivoluzionato il settore, trasformando persino le fiere, come evidenziato dal format di BI-MU per il 2024. Tuttavia, dalle macchine utensili dipende, in larga misura, il modo di progettare, realizzare e commercializzare l’intera gamma dei prodotti dell’industria manifatturiera, generando così una “continua tensione evolutiva”.
Paolo Limoncini
Come si riflette questa evoluzione sugli addetti del settore?
L’evoluzione tecnologica impone la necessità di acquisire nuove competenze. Questa è un’altra delle ragioni per cui il Paese deve proteggere e incentivare un settore così strategico come quello delle tecnologie di produzione. Perché, se è vero che in alcune moderne attività ad alto livello di automazione all’uomo viene praticamente richiesto solo di essere veloce – pensiamo alla grande distribuzione – questo non lo si può mai dire per la macchina utensile che impone da sempre standard di conoscenza e competenza articolati e trasversali tra meccanica, elettronica e materiali.
E con Industria 5.0 si apre il doppio tema digitalizzazione-risparmio energetico che sarà affrontato anche in BI-MU.
Le macchine connesse e la gestione dei dati, ma anche la misurazione e il risparmio energetico rappresentano la nuova frontiera dell’innovazione industriale. Senza dubbio, i concetti inclusi nella definizione di “Industria 5.0” sono affascinanti e aprono porte inaspettate, generando nuovi modelli di business. Tuttavia, ritengo che la teoria attuale sia ancora abbastanza distante da quanto si verifica effettivamente negli impianti di produzione. Sarà interessante osservare a BI-MU Digital quali tendenze e progressi stanno caratterizzando e caratterizzeranno, in futuro, il mondo del digitale applicato al manufacturing. Cizeta è molto attiva nel settore della tracciabilità dei prodotti e dei processi. Le richieste di una maggiore sicurezza nei processi produttivi trovano risposta nei sistemi che consentono la rintracciabilità dei prodotti e dei loro componenti. Conoscere gli esiti dei processi di assemblaggio e test può anche essere di aiuto nella fase di ottimizzazione degli impianti. L’interconnessione tra i vari livelli della catena produttiva, introdotta con i modelli di Industria 4.0, consente inoltre di automatizzare una serie di operazioni che in passato presentavano criticità per tempistiche e possibili errori nella gestione e comunicazione tra i reparti.
Mentre l’avvento del tema sostenibilità che complessità ha creato nel settore?
La sostenibilità è un’opportunità molto più che una complessità. In Cizeta fino a pochi anni fa lavoravamo essenzialmente per il settore della macchina utensile, con una base clienti storica e consolidata. Oggi, invece, abbiamo ampliato il registro dei nostri clienti, sviluppando sistemi anche per la gestione del trattamento dei rifiuti e la riduzione delle emissioni delle navi. Ormai a tutti è richiesto di operare secondo i criteri ESG, generando così un flusso di attività davvero enorme per chi opera nell’industria.
Di tutte queste nuove dinamiche del settore si parlerà a 34.BI-MU… ci sarete anche quest’anno?
Ho partecipato a ogni edizione di BI-MU dal 1994 e prevedo di farlo anche nel 2024, ma anche per comprendere i trend tecnologici che caratterizzeranno il mondo dell’automazione nel prossimo futuro. La visita ai padiglioni di BI-MU ci offre l’opportunità di incontrare persone, creare reti e ottenere nuove idee attraverso l’osservazione dell’offerta in mostra. Inoltre, la struttura di Fieramilano è sempre molto funzionale e accogliente, compresi gli spazi esterni, il che aggiunge valore all’esperienza.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.