Sembra difficile da credere ma anche una bellissima ragazza come Bianca Gascoigne ha avuto problemi ad accettare il suo corpo. La figlia di Paul, ex calciatore della nazionale inglese, che il pubblico italiano ha scoperto a Ballando con le stelle, ha infatti raccontato in una clip di soffrire a causa di una malattia psicologica, un problema con la percezione del suo corpo che prende il nome di dismorfofobia. La definizione di questa condizione è la seguente: “Nel linguaggio medico, timore ossessivo, spec. in giovani donne, di diventare brutte e deformi“. Bianca Gascoigne è entrata nel dettaglio della sua problematica: “Ho un problema…il dismorfismo corporeo. È un disturbo che non mi fa vedere allo stesso modo in cui mi mi vedono gli altri, io vedo una versione di me più grassa“. La giovane non è riuscita a trattenere la commozione: “Ho consultato dei medici ma purtroppo non vedo più via di uscita“.
Bianca Gascoigne: “Soffro di dismorfismo”
C’è voluto grande coraggio da parte di Bianca Gascoigne per uscire allo scoperto e mettersi a nudo davanti a milioni di italiani. Un atto di generosità da parte della figlia di “Gazza” che ha avuto il merito di sensibilizzare su una condizione che affligge tante persone fin dalla giovane età. Quella di Bianca Gascoigne, insomma, non è stata fin qui un’esistenza semplice. Ai problemi derivanti dalla dismorfofobia da cui è affetta si è aggiunto infatti il brutto trattamento riservatole da alcuni compagni di classe: “A scuola ero bullizzata – ha raccontato – pensavo di essere brutta. Poi, a 18 anni, ho rifatto il seno“. Proprio il ricorso alla chirurgia plastica è uno dei “sintomi” della dismorfofobia. Come spiega Il Messaggero, infatti, molti di questi pazienti sono erroneamente convinti che “correggendo il difetto fisico potranno finalmente vivere sereni, per questo solitamente ricorrono in prima istanza alla chirurgia plastica, anche quando il difetto obiettivamente non esiste. Questi soggetti hanno però attese irrealistiche e rimangano il più delle volte insoddisfatti del risultato chirurgico ottenuto o comunque rivolgono in breve tempo la propria attenzione ad un’altra parte del corpo, che diventa la nuova fonte di angoscia e di vergogna”.