Bianca Guaccero è la conduttrice, insieme a Enrico Ruggeri, di Una storia da cantare, il ciclo di puntate dedicato a tre dei più grandi cantautori della storia della musica italiana (Fabrizio De André, Lucio Dalla e Lucio Battisti). In occasione della messa in onda del programma, Bianca è tornata a vestire i panni di maestra di cerimonie. Un ruolo impegnativo, forse più di tutti gli altri, perché è costretta a non indossare alcuna maschera e a mostrarsi a tutti così com’è. Che è un po’ ciò che è successo a Detto Fatto: “Mi sono innamorata di quel programma dal primo giorno, senza mai aver paura”, ha dichiarato la Guaccero in un’intervista a Leggo. “Prima di allora non mi ero mai esposta tanto in televisione, ero curiosa di vedere come me la sarei cavata e sono contenta perché viene fuori anche un lato più autoironico di me, da giullare. Mi diverto un sacco”.



Bianca Guaccero su Giovanni Ciacci: “Non ne parliamo”

Ma Bianca Guaccero si diverte un sacco anche al timone di Una storia da cantare, finalmente in prima serata su Rai 1: “Sì, sono molto onorata di condurre questo programma, uno show in tre serate, dal 16 novembre, dedicate a tre personalità della musica, De André, Dalla e Battisti, che racconteremo con ospiti, con scene recitate e svelando anche aspetti inediti. Al mio fianco ci sarà Enrico Ruggeri e insieme faremo anche dei bei momenti di musica”. L’accoppiata con Ruggeri è decisamente più riuscita rispetto a quella con Giovanni Ciacci: “Non ne voglio proprio parlare, con lui c’era un rapporto decennale anche nella vita privata ma con Carla Gozzi, Guillermo Mariotto, Jonathan ed Emanuela Folliero abbiamo costruito subito un ottimo rapporto. E poi quest’anno andiamo in onda sempre in diretta, in un orario nuovo… sono stati dei bei cambiamenti”.



Bianca Guaccero tra show in diretta e fiction

Tra gli ultimi progetti che l’hanno vista comparire in televisione c’è stato il terzo docu-film della serie Illuminate, trasmesso da Rai 3 a inizio novembre e tutto dedicato a Virna Lisi. Per Bianca Guaccero, raccontare questa attrice “è stata un’esperienza molto intensa”. “Entrare nella sua casa e nella sua vita è stato un tripudio emotivo. Sapevo quanto fosse riservata e rispettosa del suo privato, quindi mi sentivo investita da una grande responsabilità. Tanto che, durante le riprese, mi è venuto da piangere”. Con lei lavorò nel 2001 nella fiction La memoria e il perdono, interpretando la figlia desaparecida. Il momento più bello? “Un giorno mi chiamò e mi disse: ‘Ricordati, la cosa più importante che avrai, nella vita, è la famiglia di origine e quella che ti creerai’”.

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