Biancarosa Provasoli, moglie di Amintore Fanfani con cui ha avuto sette figli, capì immediatamente che avrebbe dovuto dividere il marito con la politica. “Fu chiamato da De Gasperi a Roma e decise di sposarsi alle sei del mattino per poi andare a Roma dove mamma rimase in albergo piangendo e capì che il suo matrimonio non sarebbe stato convenzionale”, ricorda Marina Fanfani. “Quando papà tornava, mamma ci diceva di stare tranquilli. Lei era molto simpatica e amante degli animali e rinunciò al merlo indiano quando un giornalista scrisse un articolo intitolandolo ‘L’uccello della signora Fanfani” che era il merlo di cui si lamentavano i vicini perché parlava tutto il giorno”, ha ricordato Marina Fanfani a Oggi è un altro giorno (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Chi è Biancarosa Provasoli madre di Marina Fanfani
Biancarosa Provasoli è stata la prima moglie di Amintore Fanfani. Nata a Milano il 14 giugno 1914, Biancarosa era la figlia in un industriale tessile della buona borghesia meneghina. I due si conobbero nella sala di lettura una biblioteca di Milano. Biancarosa stava per laurearsi in lingue all’Università Cattolica, Amintore era un giovane professore di economia. Si sposeranno Il 22 aprile 1939 ed ebbero sette figli: Anna Maria (1940), Maria Grazia (1942), Marina (1944), Alberto (1947), Benedetta (1950); Giorgio (1952) e Cecilia (1955). Biancarosa Provasoli morì il 26 febbraio 1968 a Roma, per una complicazione successiva a un incidente d’auto, a soli 54 anni. Fanfani, rimasto vedovo, nel 1972 conobbe Maria Pia Tavazzani, anch’ella vedova, che sposò nel 1975.
Biancarosa Provasoli: prima moglie di Amintore Fanfani
Bruno Vespa nel suo libro “L’amore e il potere” descrive Biancarosa Provasoli, prima moglie di Amintore Fanfani, come una “persona di prim’ordine”: “provvista di due lauree, sapeva dipingere, suonare il pianoforte, condurre l’automobile ad alte velocità Da ragazza era stata campionessa di nuoto, aveva guidato motoscafi e sparto nel tiro al volo. Era stata un eccellente velista”. A chi le chiudeva come faceva a essere tanto attiva con sette figli, rispondeva: “Il segreto sta nell’orologio. Chi sa dividere il tempo senza buttare siete, vince”. Sempre Vespa nel suo libro “Il cuore e la spada” scrive: “Biancarosa era felice quando Amintore era in casa. “Mai ho gioito”, confidò a un’amica “come quando di sera lo sentivo passeggiare nello studio”…”.