CONCORSO SCUOLA, PER IL MINISTRO BIANCHI È INADEGUATO
«Il concorso ordinario per i docenti è inadeguato, un’eredità del passato»: sorprendono e non poco le parole del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in forte polemica contro quel concorso rimasto “congelato” per due anni dopo l’indizione della ex titolare del Miur Lucia Azzolina.
Commentando con i giornalisti a margine di un evento, il Ministro Bianchi non nasconde la sua contrarierà ad un concorso entrato in fortissima polemica da sindacati e insegnanti, specie dopo quel 90% di bocciati alle prove scritte che ha fatto letteralmente inviperire docenti in ogni parte d’Italia (che già attendevano da anni questo concorso per la scuola secondaria). «Il concorso lo abbiamo ereditato dal passato», prosegue Bianchi di fatto contestando l’operato di Azzolina, «il governo esegue impegni assunti in precedenza, che vanno onorati, ma con una modalità di organizzazione delle prove che si è dimostrata non adeguata». Il concorso definito dai sindacati come un «terno al lotto» sarà l’ultimo di questo genere, promette il Ministro Miur, «era l’ultimo passaggio di una storia precedente che ha dimostrato tutti i limiti, non c’è alcun dubbio».
IRA AZZOLINA VS BIANCHI: “FIRMA A SUA INSAPUTA?”
Si va verso infatti concorsi scuola annuali, come del resto già annunciato nei mesi scorsi dal Premier Mario Draghi. «Il governo sta andando verso concorsi annuali avendo ben chiaro quanti sono i posti vacanti disponibili in ogni area. L’obiettivo è trovare la maniera per permettere a tutti di trovare il proprio percorso di vita. Dobbiamo andare verso meccanismi per cui il passaggio allo Stato e al settore paritario deve essere considerato come una tappa della vita, ma non il destino finale», sottolinea il Ministro dell’Istruzione.
Bianchi infine rileva il problema della formazione continua: «Si insegnano delle attività che sono sottoposte a cambiamenti rapidissimi, molto più rapidi dei cambiamenti della scuola: dobbiamo impostare una formazione continua dei docenti». A stretto giro arriva la risposta al veleno della ex Ministra Miur Lucia Azzolina, per nulla soddisfatta delle parole usate dal suo successore in Viale Trastevere: «Veramente stupita, sono parole molto avventate. Spero si tratti di una svista, altrimenti vuol dire che il Ministro firma atti a sua insaputa». La nota della deputata M5s va anche oltre ed entra nel dettaglio del concorso scuola tanto vituperato: «Nel 2020 abbiamo bandito un concorso a cui hanno fatto domanda 500 mila persone, in gran parte giovani e giovanissimi, che avrebbero dovuto confrontarsi con due prove scritte a risposta aperta. Allo stesso modo, anche per il concorso straordinario avevamo previsto una prova scritta eliminando proprio il quiz. Poi, però, col decreto 73 del maggio 2021 e gli atti attuativi del dicastero guidato da Bianchi, si è passati al quiz per tutti. Anche il concorso Stem, sempre a crocette, è stato bandito dal suo Ministero. Tutte scelte che si sono rivelate sbagliate». Chiosando con presa di posizione netta contro Bianchi, Azzolina contesta come oggi il Ministro dell’Istruzione «invece di provare ad allontanare le sue responsabilità venga presto a renderne conto in Parlamento, magari insieme al pasticcio sul rientro di docenti e ata non vaccinati a scuola».