Il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi è stato in collegamento stamane con il programma di Canale, 5, Morning News, classico approfondimento mattutino dell’ammiraglia di casa Mediaset, condotto da Simona Branchetti. Le prime parole sono per il ritorno a scuola in presenza, e il ministro a riguardo è stato perentorio: “Siamo davvero pronti per tornare a scuola? Una risposta flash, sì. Decine di migliaia di persone stanno lavorando per questo”. Sui controlli del Green Pass: “Solo una sigla sindacale si sta lamentando, non confondiamo tutti i presidi, stiamo mettendo in pratica un’applicazione semplice che permetterà di capire chi avrà il green pass o meno, e ci stiamo lavorando con il garante della privacy che vorrei ringraziare per il lavoro che sta facendo. Quando sarà disponibile? Da quando i ragazzi saranno a scuola”.
Sulle vaccinazioni: “Siamo sopra il 90% dei vaccinati del personale scolastico, la situazione sta rapidamente mutando, c’è stato un forte aumento nei vaccinati fra il personale scolastico e gli studenti. La norma è chiara: chi ha il green pass o il vaccino va a scuola, gli altri vanno sospesi. Non abbandoniamo nessuno ma non deroghiamo su quanto detto. Per quanto riguarda il personale non ci sono dubbi c’è un’indicazione dell’autorità sanitaria: esclusi i fragili che hanno delle particolari condizioni sanitarie. Il tampone non è un sostituto del vaccino ma è un atto di tracciamento e su questo il generale Figliuolo sta lavorando ed ha avuto risorse adeguate”.
MINISTRO BIANCHI: “STUDENTI NON IN CLASSE SENZA VACCINO? MAI DETTO”
Sugli studenti: “In classe se vaccinati? Mai detto. Solo gli studenti universitari devono essere vaccinati in quanto sono maggiorenni, si spostano nelle lezioni e fanno lezioni in aule molto grandi”. E ancora: “Non ci muoviamo per intuizione, il CTS ci ha dato indicazioni molto chiare. Quando in una classe compare un ragazzo positivo, viene allontanato così come quelli attorno a lui e si verifica la larghezza del cluster. Rispetto a prima non avverrà più la quarantena di tutta la regione o di tutto il comune, ora si isolerà la situazione di rischio e basta. Abbiamo messo a punto tutti i protocolli per permettere ai presidi di gestire tutte le situazioni”.
Studenti senza green pass penalizzati? “Non credo, la scuola opera su classi di persone che si conoscono e di dimensioni limitati, c’è una capacità di verifica continua e quotidiana di queste situazioni. Non si creeranno nuove discriminazioni, abbiano un’attenzione per tutti, la nostra scuola non discrimina”. Su distanziamento e mascherine: “Abbiamo un quadro al millimetro della situazione italiana. La norma attuale dice da 15 a 27 alunni e le classi fuori norma sono il 2.9% su base nazionale, concentrate negli istituti tecnici delle grandi città. Noi agiamo solo su queste, faremo interventi mirati e non a pioggia. Il personale covid sarà quindi concentrato solo dove ci saranno i problemi. C’è un altro problema in Italia non sottolineato: il 15% delle nostre scuole primarie hanno meno di 15 studenti, abbiamo un problema di caduta demografica, spesso si fa fatica a fare le prime classi elementari, dobbiamo lavorare su questo”. Un altro anno evitando la Dad?: “Lo stiamo facendo con un grande lavoro di tutti. Ringrazio tutto il personale e gli insegnanti per garantire a tutti la scuola in presenza”.