Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è certo, la scuola potrà ripartire in sicurezza grazie a tutte le misure pensate e attuate per arginare il contagio da Covid-19. Ci ha pensato a ribadirlo nel corso della trasmissione Agorà, in onda su Rai Tre, sottolineando che l’obbligo del vaccino a scuola è l’ultima soluzione contemplabile: “È l’extrema ratio, laddove dovessero esserci delle situazioni è uno strumento che il governo tiene a tutela di tutti. La scuola riparte comunque con lo strumento green pass. In regioni come Campania, Puglia, Friuli e altre siamo già al 100% del personale vaccinato”.



Nel mondo della scuola c’è un milione di persone che è responsabile. La scuola risponde” ha poi detto Bianchi, che non si lascia intimorire da quei docenti che sono pronti ad aggirare le regole. Il ministro ha infatti sottolineato che “chi non si adeguerà alle normative di sicurezza sarà sospeso dal servizio”.  Il pensiero di Bianchi è infatti uno: La Dad sostitutiva delle lezioni apparterrà al passato, ma l’uso dei nuovi strumenti digitali farà parte della vita di tutti i noi. I ragazzi devono usare questi strumenti digitali”. (aggiornamento di Luca Bucceri)



BIANCHI: “PIATTAFORMA DIRÀ SE DOCENTI SONO IN REGOLA”

Il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, è stato ospite ieri negli studi del programma di La7, In Onda, condotto da Concita De Gregorgio e David Parenzo. L’esponente dell’esecutivo ha esordito così: “Stiamo lavorando per la scuola in presenza, ci sono un milione di persone che lavorano a questo. il 13 settembre cosa succede? La famiglia deve avere fiducia della scuola, misurerà la febbre ai figli, e li porterà a scuola, ci sarà il preside, e prima che arrivino i bimbi il preside potrà vedere la piattaforma che è già pronta, la stanno collaudando e sarà attiva dal 13, vedrà subito la lista di chi è presente, ci sarà una lampadina rossa o verde, verde vuol dire che il docente ha il green pass”. Ancora sulla piattaforma: “Il garante della privacy ci ha dato istruzione che la piattaforma sia assolutamente riservata e che non accumuli i dati. Nel sistema non si deve compilare la lista, è un registro elettronico, una tutela massima per i prof e per i ragazzi”.



Quindi il ministro Bianchi ha elencato un po’ di cose che il suo ministero ha svolto da quando è in carica: “In primavera abbiamo deciso di tenere tutti i bimbi piccoli a scuola, quelli delle scuole primarie, e poi abbiamo deciso di riportare tutti gli altri, e ci si diceva che sarebbe stato impossibile fare gli esami in presenza, D’estate ci dicevano che era impossibile fare scuola, abbiamo fatto un programma per preparare la riapertura e 35mila progetti di presenza in scuola, 1.65 milioni di ore di didattica in presenza recuperata. Abbiamo per la prima volta tutti i docenti che devono esserci, circa 59mila di ruolo e 53mila con contratti annuali, non da ottobre/novembre ma da settembre”. Sulle classi pollaio: “I numeri che noi abbiamo è che le classi pollaio sono il 2.9% e sono concentrare nelle scuole superiori delle grandi città, come da norma del passato. Cos’abbiamo fatto? Abbiamo concentrato i soldi per far diminuire le classi affollate, abbiamo messo il tema al centro dell’attenzione degli enti locali, che sono i proprietari degli edifici scolastici. Questo è un tema fondamentale del Pnr. Abbiamo anche un altro problema, quello degli asili nido, se nasci in Sicilia hai il 3% di possibilità di avere un posto in asilo nido”.

BIANCHI: “92% PERSONALE SCOLASTICO VACCINATO, E I GIOVANI…”

Sulle mascherine il ministro Bianchi ha precisato: “Nel decreto di agosto abbiamo scritto che la mascherina ci vuole ma ci sono delle deroghe, e che introdurremo quando saranno tutti vaccinati. Le mascherine oggi son previste per tutti. Più del 92% del personale scolastico è vaccinato e i ragazzi si stanno vaccinando, più del 70% sulla fascia 16-19 anni. Le mascherine le consigliamo anche alle scuole elementari”. Sul rischio di nuovo di dad: “Se si trova un positivo in una classe, cambia rispetto all’anno scorso: quando c’era un caso l’anno scorso si chiudeva la regione, se c’è un caso in una scuola si coinvolge l’asl e il ministero, si mettono i ragazzi in quarantena 7 giorni se sono vaccinati e 10 giorni se non sono vaccinati, si isolerà solo la classe”.

Sui tamponi gratuiti agli studenti: “Stiamo lavorando per questo, per garantire un tracciamento dei ragazzi, e stiamo lavorando su tutti quei tamponi che sono meno invasivi”. Quindi il ministro Bianchi ha concluso con un bel messaggio/appello: “Ci vuole che dal 13 tutti torniamo in classe e torniamo a sentirci una comunità, torniamo a scuola insieme, torniamo realtà che condivide insieme a tutte le condizioni. Per cosa vorrei essere ricordato? Aver riportato la scuola al centro del paese e nel cuore dei ragazzi”.