Bianco, rosso e Verdone, diretto e interpretato da Carlo Verdone

Sabato 26 agosto, la seconda serata di Rete 4 manderà in onda, alle ore 23,15, la commedia italiana del 1981 Bianco, rosso e Verdone. In questo film, ormai parte della storia del cinema, Carlo Verdone oltre a curare la regia è anche protagonista principale e ha curato la sceneggiatura con la collaborazione di Leo Benvenuti e Piero De Bernardi. Il produttore esecutivo è nientemeno che Sergio Leone per Medusa.
Nel 1981 la commedia ha ottenuto ai David di Donatello quattro candidature come migliore colonna sonora a Ennio Morricone, miglior montatore a Nino Baragli e ancora migliore attrice all’esuberante Elena Fabrizi, la mitica Sora Lella, e migliore attore protagonista a Carlo Verdone. Lo stesso anno a vincere i Nastri d’Argento è stata proprio Elena Fabrizi, come migliore attrice esordiente.



Il cast è inoltre arricchito dalla presenza di Milena Vukotic, Mario Brega, Irina Sanpiter e Angelo Infanti. Carlo Verdone interpreta tre comuni italiani medi: Pasquale, Furio e Mimmo le cui storie si intrecciano fra di loro. Dopo tanti successi cinematografici, Carlo Verdone si è cimentato nella realizzazione di una serie tv che va in onda su Amazon Prime Video, dal titolo Vita da Carlo, dove oltre a interpretare se stesso ha curato la regia, la sceneggiatura e scritto il soggetto.



La trama del film Bianco, Rosso e Verdone: personaggi indimenticabili e gag esilaranti

Bianco, rosso e Verdone ha come protagonisti tre italiani ed è ambientato negli anni Ottanta. Le storie di questi personaggi si intrecciano tra di loro e il filo conduttore che li tiene uniti sono i seggi elettorali: i tre uomini si mettono in viaggio per fare ritorno ai loro comuni di appartenenza per esercitare il voto.

Il primo personaggio che entra in scena è Pasquale, un tipo taciturno che si è sposato con una tedesca e deve subire la sua terribile cucina. Durante il viaggio, a bordo della sua Alfa rossa, pensa con nostalgia alla sua terra, la bella Matera che ha lasciato molti anni fa per trasferirsi a Monaco di Baviera. Il pensiero di ritornare a casa e assaporare i piatti tipici della zona, lo riempiono di gioia.



La seconda storia parte da Torino e ha come destinazione Roma. Furio è un funzionario meticoloso, pungente, assillante e pignolo che ha due figli e una moglie esasperata. Il suo modo di essere logorroico inasprisce il rapporto con Magda. Suo marito ha l’abitudine di programmare tutto, dal viaggio alla vita dei suoi familiari. L’incontro di Magda alla stazione di servizio con un uomo virile che apprezza la sua bellezza, mette in crisi il rapporto di coppia.

Mimmo invece viaggia con la nonna anziana. Nonostante la sua età da adulto, sembra un bambino. Raggiunge Verona per recuperare l’anziana signora e poi si mette in viaggio in sua compagnia per portarla a Roma a votare. Durante il viaggio la signora mostra i suoi problemi di salute e Mimmo deve affrontare alcune peripezie per soddisfare le sue esigenze. Alla fine, l’anziana riesce a dare il voto al Partito Comunista come sognava di fare…