Si arricchisce di un nuovo giallo lo scandalo di Bibbiano e degli affidi illeciti. Ora spuntano quelli “fantasma”. Dall’inchiesta è emerso, come riportato dal Resto del Carlino, che ad una donna furono assegnati due bambini che in realtà non ha mai avuto. La vicenda risale al 2017. La donna era stata nominata affidataria di una femmina, l’anno dopo di un maschietto, ma non li ha mai accolti nella sua casa. Tutto restò sui documenti, che gli fece firmare la responsabile dei servizi sociali della Val d’Enza Federica Anghinolfi, agli arresti domiciliari per falso in atto pubblico, abuso d’ufficio, violenza privata e lesioni gravissime. Era una farsa quindi, come quella che una psicoterapeuta avrebbe messo in scena verso lo stesso bambino. Stavolta però in difficoltà si è trovata anche l’affidataria improvvisata, la cui situazione di debolezza sarebbe stata sfruttata dalla Anghinolfi per far transitare il denaro verso il centro “Hansel e Gretel”.



BIBBIANO, AFFIDI ”FANTASMA” DOPO QUELLI ILLECITI

La donna, che nel 2016 si rivolse ai servizi sociali della Val d’Enza per problemi economici, ha raccontato che fece un tirocinio di segreteria per 550 euro mensili per sette mesi. Così conobbe Federica Anghinolfi, che la propose come cuoca in una struttura pomeridiana di aggregazione giovanile, per tre volte alla settimana, in cambio di 360 euro al mese. «Lei mi disse che era necessario formalizzare la mia attività attraverso un documento». Tutto normale, ma alla donna sarebbe stato anche chiesto di farsi carico di un minore, almeno in apparenza. «Mi fu consegnato un foglio dove Federica indicava che mi dava un bambino (di cui fa nome e cognome, ndr.) in affido sostegno». Ma non diede loro alcuna accoglienza. «Li conosco solo perché a pranzo cucino per loro e per tutti gli altri ragazzi. Non conosco le loro storie e neppure chi siano i genitori». Come riportato dal Resto del Carlino, alla cuoca fu chiesto anche di diventare un tramite per il pagamento delle spese di psicoterapia. E la madre del minorenne ha confermato che il figlio è sempre rimasto a casa. Per quest’episodio Anghinolfi è indagata per falso ideologico in atti pubblici.

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