Bibbiano, depositate le motivazioni della sentenza della Cassazione del verdetto dello scorso 3 dicembre che ha annullato gli arresti del sindaco Andrea Carletti. I giudici della suprema corte hanno affermato che non vi erano elementi per imporre la misura coercitiva dei domiciliari nei confronti del primo cittadino dem, coinvolto nell’inchiesta “Angeli e demoni” sugli affidi illeciti in Val d’Enza. Rilevata «l’inesistenza di concreti comportamenti» di inquinamento probatorio, nonché la mancanza di elementi concreti di reiterazione dei reati. Come evidenzia l’Ansa, la Cassazione ha ritenuto che l’ordinanza del riesame di Bologna non si è basata su «una prognosi incentrata sul probabile accadimento di una situazione di paventata compromissione delle esigenze di giustizia», ravvisando anzi «una possibile influenza sulle persone a lui vicine nell’ambito politico amministrativo per poi inferirne».



BIBBIANO: “ARRESTI SINDACO ANDREA CARLETTI INFONDATI”

Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni, a partire da quella di Matteo Renzi: «La Cassazione spiega che l’arresto del sindaco di Bibbiano era infondato. Ci sarà oggi qualche coraggioso grillino o leghista pronto a scusarsi per lo squallido sciacallaggio?». Così, invece, Simona Malpezzi: «Questo ci dice due cose: che la gogna a cui è stato sottoposto Andrea Carletti è stata indegna e che la giustizia deve fare il suo corso». Infine, una nota firmata dagli esponenti del Partito Democratico: «Esprimiamo la nostra solidarietà ad Andrea Carletti che in questi mesi ha subito un trattamento indegno e auspichiamo che si faccia la dovuta chiarezza su un caso che ha scosso la coscienza di ognuno di noi».

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