Si è chiusa – almeno per il momento – la vicenda che vedeva implicati Selvaggia Lucarelli e Claudio Foti in merito all’annoso caso di Bibbiano: risarcimento di 16mila euro, cancellazione del post incriminato e pubblicazione, sui propri canali social, dell’estratto della sentenza. Così, riporta l’Agi, il Tribunale civile di Torino avrebbe condannato la scrittrice e opinionista per diffamazione ai danni di Claudio Foti sul caso Bibbiano. Sarebbero insomma queste le disposizioni del giudice a carico di Selvaggia Lucarelli finita a processo dopo la querela dello psicologo, assistito dall’avvocato Luca Bauccio e assolto in via definitiva nella vicenda sui presunti affidi illeciti di minori.



L’opinionista di Ballando con le Stelle, secondo la ricostruzione, secondo l’accusa 5 anni fa avrebbe pubblicato su Facebook un contenuto ritenuto lesivo della reputazione di Foti. Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa, visionata la sentenza, il giudice Raffaella Bosco avrebbe rilevato il reato di diffamazione in un suo post datato 27 luglio 2019, nel quale avrebbe “apertamente e falsamente accostato” Claudio Foti alla vicenda giudiziaria in provincia di Cagliari su un caso di abusi su un minore e il suicidio della donna indagata.



Selvaggia Lucarelli condannata per diffamazione: “Risarcire e pubblicare estratto sentenza su Facebook”

Sempre secondo quanto visionato dall’Agi relativamente alla condanna per diffamazione a carico di Selvaggia Lucarelli, il giudice torinese avrebbe ordinato, oltre al risarcimento di 16mila euro in favore della persona offesa, Claudio Foti, la rimozione del post da Facebook e la pubblicazione di un estratto della sentenza sullo stesso profilo social dell’opinionista.

Prima di addentrarci nelle posizioni e versioni dei fatti forniti dai principali protagonisti di questa vicenda, è ancora l’Agenzia Giornalistica Italia a riportare un altro passaggio della sentenza nel quale si leggerebbe che il legame tracciato da Selvaggia Lucarelli nel post in questione sarebbe “frutto di supposizioni e insinuazioni prive di un supporto probatorio“. Il carattere diffamatorio, secondo il giudice, emergerebbe proprio nella parte in cui Foti e la sua associazione “Hansel e Gretel” sarebbero stati accostati ai fatti avvenuti in Sardegna.



L’avvocato di Claudio Foti dopo la condanna di Selvaggia Lucarelli: “Giustizia dopo tribunale mediatico”

Ecco che al termine delle notizie uscite questa mattina, l’avvocato Luca Bauccio, legale dello psicologo Claudio Foti, commenta la sentenza a carico di Lucarelli con alcune dichiarazioni riportate dall’agenzia di stampa. Il legale ha parlato di “una decisione che fa giustizia di una campagna che Lucarelli ha messo in atto senza alcun rispetto per la presunzione di innocenza, ma anzi con la pretesa di imbastire un proprio personale tribunale mediatico nel quale ha formulato accuse nuove, completamente false nei confronti del mio assistito”.

Bauccio rileva come la reputazione dello psicologo sia stata gettate nel tritacarne dell’opinione pubblica con l’aggravante dell’importante bacino di utenza dei contenuti pubblicati da Lucarelli – si contano oltre un milione e mezzo di follower solo sulla sua pagina Facebook – attraverso una condotta portata avanti “senza alcuna remora e senza scrupoli” per inseguire finti scoop e like. “Il giornalismo ridotto a post sensazionali che celebrano la grandiosità degli influencer– ha sottolineato Bauccio – è una pratica pericolosa per l’informazione e per le persone“.

La replica di Selvaggia Lucarelli: “Nessuna sentenza scalfirà quello che penso di Claudio Foti”

È arrivata questa mattina, via X, la replica di Selvaggia Lucarelli alla notizia della condanna per diffamazione di cui sarebbe destinataria. L’opinionista ha dichiarato di essere sorpresa dal fatto che nessuno dei suoi colleghi l’abbia chiamata ma che “tutti si siano limitati a copiare la velina dell’avvocato di Foti“, Luca Bauccio.

Ha poi aggiunto di volere fare ricorso e che quella appena arrivata è una decisione di primo grado emessa all’esito di un processo nel quale sostiene di non essersi difesa perché né lei né i suoi legali ne sarebbero stati informati:Non ho mai saputo dell’esistenza di questo processo (…). Quello che penso di Claudio Foti non sarà mai scalfito da alcuna sentenza“.

A stretto giro, la controreplica dell’avvocato di Claudio Foti via Facebook con un invito a fare un “mea culpa” rivolto proprio a Selvaggia Lucarelli: “Giudica gli altri ma non vuole essere giudicata (…). Perde la causa ma vuole vincerla. Non si presenta in tribunale ma strepita che non è stata informata (…). Ammettere un errore non è segno di debolezza, ma al contrario di grandezza. Se si vuole avere statura e non essere una seconda fila a vita bisogna essere capaci di dire: ho sbagliato“.