Anche la trasmissione Quarto Grado accenderà stasera i riflettori sul caso di Bibbiano e le vicende legate agli affidi illeciti di minori. Al centro dell’indagine “Angeli e demoni” la domanda resta sempre la stessa: perchè i bambini venivano tolti alle proprie famiglie? Alla trasmissione di Rete 4 parla Claudio Foti, psicoterapeuta della Onlus Hansel e Gretel, il quale si è difeso negando le accuse e asserendo: “Non ho mai fatto l’elettroshock ai bambini, sono sconcertato per il clamore mediatico che non immaginavo montato contro di me”. Foti ammette di non essersi ancora ripreso definendo tutto ciò “un incubo continuo” a causa di questa “escalation di bufale ai miei danni”. Oltre a negare di aver mai fatto l’elettroshock ai bimbi, Foti ha negato anche di non essere in possesso di una laurea parlando di “deformazione mediatica”. Per lo psicoterapeuta si tratta solo di “una montagna di fake news” e rispetto al suo operato ha dichiarato: “io ho fatto del mio meglio, ma sono stato accusato di aver usato i bambini come cavie”. Clicca qui per vedere il video (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SINDACO PD QUERELA 147 PERSONE

Bibbiano, il sindaco Pd Andrea Carletti ha presentato querela segnalando 147 fra post social e e-mail come offensivi o diffamatori: nel mirino è finito anche Luigi Di Maio, leader M5s e attuale ministro degli Esteri. Come riportano i colleghi de La Gazzetta di Reggio, la notizia trova conferme in ambienti giudiziari. Il primo cittadino, difeso dai legale Giovanni Tarquini e Vittorio Manes, attualmente è in attesa della pronuncia del tribunale della Libertà sul ricorso contro i domiciliari e sui un ricorso della Prcoura che ne aveva chiesto l’arresto in un altro filone. Dopo il via all’iter della legge M5s, Carletti ha deciso di passare al contrattacco ed ha citato anche Di Maio, reo di aver scritto a metà luglio un post su Facebook denigratorio.



BIBBIANO, SINDACO PD ANDREA CARLETTI QUERELA DI MAIO

Nei giorni successivi allo scandalo dell’inchiesta Angeli e Demoni, Luigi Di Maio aveva attaccato duramente il Partito Democratico e il primo cittadino Andrea Carletti: «Col Pd non voglio avere niente a che fare. Col partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano, con i bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati a altre famiglie, con il sindaco Pd che è coinvolto in questo, non voglio avere niente a che fare». E non è finita qui: i legali di Carletti – ai domiciliari dal 27 giugno scorso, indagato per abuso d’ufficio e falso ideologico – stanno vagliando decine di post social e e-mail dal contenuto simile. Toccherà alla Procura di Reggio Emilia valutare il materiale e, successivamente, identificare chi si nasconde dietro falso nome, evidenzia Repubblica.

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