Occhio a non esagerare con le bibite dolci, succhi di frutta compresi: un eccessivo consumo delle bevande zuccherate è infatti correlato ad un aumento del rischio di sviluppare dei tumori. Lo ha evidenziato un ampio studio francese (NutriNet-Santé), pubblicato sul British Medical Journal, condotto su 101.257 adulti francesi, per il 79 per cento donne, che nell’arco di circa un decennio hanno risposto a domande mirate ad indagare le loro abitudini alimentari. Le conclusioni degli autori lasciano poco spazio ai dubbi:”Il consumo di bibite zuccherate (come quelle a base di cola, limonate, energy drink, eccetera) è cresciuto moltissimo negli ultimi decenni e sono già state collegate a maggiori probabilità di sviluppare sovrappeso e obesità, un grande fattore di rischio per l’insorgenza di un tumore. È inoltre stata ben documentata la relazione tra questi drink e diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Questo studio aggiunge un dato nuovo: bere bevande zuccherate, inclusi i succhi di frutta 100%, è associato anche a un maggiore rischio di cancro”.



BIBITE DOLCI E TUMORE: ESISTE LEGAME

Lo studio che ha messo in relazione il consumo di bevande zuccherate e lo sviluppo del cancro non deve suscitare facili e ingiustificati allarmismi. Lo ha spiegato a “Il Corriere della Sera” Paolo Pedrazzoli, direttore dell’Oncologia al Policlinico San Matteo di Pavia ed esperto di nutrizione in oncologia:”Come sempre quando si parla di alimentazione è importante la moderazione. Con la giusta alimentazione si può prevenire almeno il 30 per cento delle neoplasie, ma non esistono alimenti che in assoluto fanno bene o fanno male. Le variabili in gioco sono moltissime e ciascuna deve essere presa in considerazione prima di arrivare al giudizio finale. Certo è che gli eccessi, come in tutte le cose, sono nocivi. Questo non significa però che nessuno debba più bere un succo di frutta o una bibita zuccherina: quello che conta, per restare in salute, è l’equilibrio”. Un concetto ribadito da Mathilde Touvier, coordinatrice principale della ricerca francese, del Nutritional Epidemiology Research Team all’Università Sorbonne di Parigi:”Un bicchiere ogni tanto non è certo un problema, la raccomandazione di diverse agenzie di pubblica sanità è di consumare meno di un drink zuccherino al giorno. Le complicazioni arrivano per chi è abituato a un bicchiere quotidiano, che può far crescere il rischio di malattie cardiometaboliche e di cancro. E la vera novità è che non emergono grandi differenze fra le varie bevande e i succhi di frutta”.

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