Bice Biagi, figlia di Enzo, ha parlato ai microfoni di “Domenica Per”, trasmissione Rai andata in onda nella giornata di domenica 6 novembre 2022. La donna ha raccontato che il padre, quando aveva 8 anni, si trasferì con tutta la sua famiglia a Bologna, dove “compì i suoi studi. Era un appassionato di lettura ed era affascinato dal mondo degli inviati speciali di allora. Cominciò piano piano, aiutato dai suoi insegnanti, a portare qualche articolo ai giornali della sua città. Alla fine riuscì a farsi assumere dal ‘Resto del Carlino'”.

La sorella di Bice Biagi, Carla, ha ricordato poi come il loro genitore si fosse innamorato in giovane età di Lucia, incontrata a una festa: “Enzo era un giovanotto presuntuoso, perché faceva già il giornalista – ha rivelato la figlia –. Le disse che non si sarebbe mai sposato, in realtà dopo tre anni i due convolarono a nozze il 18 dicembre 1943, mentre Enzo Biagi stava preparandosi per aderire alla Resistenza. Parlava poco volentieri della sua esperienza partigiana, l’ha fatto solo in età più avanzata, forse per proteggerci da certi aneddoti”.

ENZO BIAGI, LA FIGLIA BICE: “NON POSSO DIMENTICARE IL LEGAME PROFONDO CHE HA AVUTO CON IL CARDINALE TONINI”

Nel prosieguo di “Domenica Per”, Bice Biagi, figlia di Enzo, ha aggiunto: “Qualche anno fa mi è capitato di intervistare un compagno della sua brigata, che mi rivelò che in quei momenti scriveva tutto il giorno. Annotava tutto su un taccuino e fondò un giornale che uscì per pochi numeri e che si chiamava ‘Patrioti’. Fu lui ad annunciare la fine della guerra dalla radio degli americani a Bologna”.

Ogni volta che Enzo Biagi incontrava qualcuno per un’intervista, questi “gli lasciava qualcosa. Ricordo che gli unici a cui lui non diede la mano furono Reder e Kappler e un killer di prostitute. Per il resto, lui ha sempre avuto un atteggiamento molto civile ed educato. Lo affascinava molto l’avvocato Gianni Agnelli, in quanto loro condividevano una generazione e avevano un ottimo rapporto”. E il rapporto con la Fede?Mio padre Enzo aveva molti amici sacerdoti, religiosi, ma erano tutti preti scomodi, figure un po’ fuori dagli schemi – ha riferito Bice Biagi –. Non posso dimenticare il legame profondo che ha avuto con il cardinale Tonini, assiduo frequentatore di casa nostra. Non so i discorsi che facevano tra di loro, ma pochi mesi prima di morire mio padre mi telefonò e mi disse che nel pomeriggio si sarebbe confessato”.