Le bici con motori a celle di idrogeno sono i mezzi di trasporto green del futuro? Il mercato, come riportato dal Corriere della Sera, sta crescendo velocemente, anche se l’Italia non è ancora pronta a rispondere alla domanda nel settore, motivo per cui è anche difficile ad oggi fare dei confronti con le diffusissime ebike a batteria. Le prestazioni sono simili in termini di velocità, ma la versione più innovativa sembra potere vantare una maggiore autonomia, capace di arrivare a 150 km con 2 litri di gas liquido. Il problema è che la reperibilità di quest’ultimo e il prezzo di acquisto ad oggi non sono del tutto convenienti.
L’idrogeno è un elemento molto comune sulla Terra, ma per produrne un litro serve il doppio dell’energia equivalente per il petrolio, con la resa che è tra l’altro inferiore. È anche per questo motivo che le reti di distribuzione nel nostro Paese al momento sono soltanto due, una a Mestre e una a Bolzano. Le stime rivelano che diventeranno 36 entro la fine del 2026, ma c’è ancora molto da lavorare, anche perché cambiare la distribuzione delle pompe di carburanti tradizionali non è semplice né economico. Si parla di conseguenza di creare piccoli impianti a energia solare per produrlo a casa, che però sono ancora lontani dall’essere realtà per i consumatori.
Le caratteristiche delle bici a idrogeno
I modelli di bici elettriche a idrogeno che stanno andando verso questa direzione sono diversi. Un’azienda leader nel settore in tal senso è HydroRide Europe AG, che promette ricariche molto veloci grazie a pannelli solari e rete e un’autonomia di 60 om. Anche la multinazionale tedesca Linde che si occupa di produzione di gas industriali ha realizzato una bici il cui sistema di elettrolisi sfrutta energia eolica o biogas, consentendo circa 100 km di autonomia. In questo caso però le ricariche avvengono tramite torrette pubbliche posizionate lungo le strade di oltre 15 Paesi. La sensazione è che in futuro ci saranno molti modelli di questo genere sul mercato.