Joe Biden lo aveva ribadito anche nell’ultimo discorso sullo stato dell’Unione e l’annuncio ufficiale arriverà nella presentazione del budget a Filadelfia: aumenteranno le tasse sui ricchi, per finanziare Medicare, il programma di assistenza sanitaria per gli over 65 e gli invalidi. Per il presidente si tratta di “una garanzia solida come una roccia per gli americani che vanno in pensione” e che da qui ai prossimi 25 anni dovrebbe continuare ad esistere. Il capo della Casa Bianca ha spiegato che non si tratta di una mossa da anticapitalista ma da “sincero capitalista”.



L’idea non è quella di privare i ricchi “delle seconde e terze case oppure dei viaggi sui jet privati”, quanto di contribuire in maniera più equa e proporzionata al progresso della Nazione. L’aliquota per Medicare dovrà passare dal 3,8% al 5% per i redditi superiori ai 400mila dollari l’anno, con plusvalenze incluse. Biden vorrebbe inoltre convincere il Congresso a quadruplicare le tasse sui “buyback” ossia “i piani di acquisto di azioni proprie da parte della stessa società che le ha emesse”, come spiega il Giornale.



Due gli obiettivi di Biden

Come spiegato dalla portavoce del presidente Biden, Karine Jean-Pierre, l’obiettivo finale sarà più ambizioso di quello che un mese fa, nel discorso sullo stato dell’Unione, il capo della Casa Bianca aveva prospettato, come spiega Il Giornale. Il presidente punta a ridurre il deficit di 3 mila miliardi: dall’aumento delle tasse ai redditi alti, potranno arrivare 700 miliardi di nuove entrate nette in un decennio. La scelta, come spiega Il Giornale, era fra i tagli e l’aumento delle tasse ai più ricchi e il presidente non ha avuto dubbi.

Il leader democratico vorrebbe difendere la solvibilità di Medicare, al quale fanno affidamento oltre 65 milioni di cittadini americani per un totale di 900 miliardi ogni anno. Inoltre il presidente vuole ridurre la sperequazione sociale, più evidente e sproporzionata con la pandemia. Secondo una stima di Oxfam America, l’americano medio paga un’aliquota fiscale del 13%, mentre i più ricchi fino al 3,4%.