L’empatia dovrebbe essere uno dei punti di forza di un presidente, ma sembra essere quello debole di Joe Biden, al centro di una bufera negli Stati Uniti per come sta gestendo l’emergenza incendi nell’isola hawaiana di Maui. Prima della sua elezione a presidente degli Stati Uniti, la neo first lady Jill Biden twittò: «L’empatia è sulla scheda elettorale». Il messaggio era chiaro: il candidato repubblicano aveva le caratteristiche per comprendere il dolore che le persone provano nei momenti di grande sconforto. Le cose sembrano stare diversamente, non solo per la vicenda della settima nipote fino a poco tempo fa ignorata. Ne parla, infatti, il New York Post, che dedica anche una durissima prima pagina all’inquilino della Casa Bianca («Il disastro di Biden»), ma non si tira indietro dalle critiche il Washington Times, in particolare con Tim Murtaugh, editorialista e vicepresidente della strategia di comunicazione presso la National Public Affairs, una società di consulenza politica.
«Gli incendi hanno iniziato a diffondersi l’8 agosto e hanno generato decine di titoli e tonnellate di copertura televisiva, ma giorni dopo il Presidente Biden non aveva ancora detto nulla al riguardo», fa notare. Anzi, quando durante un giro in bicicletta, nel corso della sua vacanza nel Delaware, fu fermato per una domanda su un suo eventuale viaggio alle Hawaii, Biden ha risposto: «Lo stiamo valutando». Poi trascorse diverse ore sulla spiaggia, dove gli fu chiesto conto del crescente numero di morti, ma il presidente Usa tagliò ancora una volta corto: «No comment».
BIDEN E IL DOPPIO STANDARD IN USA
Poi è arrivato l’annuncio da parte della Casa Bianca riguardo il viaggio di Joe Biden e della first lady alle Hawaii. Troppo tardi per i media americani, che hanno criticato il presidente, ma in molti casi troppo delicatamente. Ad esempio, NCB News titolava: «Biden ha passato quattro giorni senza parlare degli incendi di Maui, e i repubblicani dicono che è la prova che non sta affrontando la devastazione». Ma l’articolo si soffermava sui detrattori più che sullo strano silenzio di Biden. Eppure, George W. Bush e Donald Trump sono stati trattati diversamente rispettivamente dopo l’uragano Katrina e la tempesta che devastò Porto Rico.
«È impossibile non notare il doppio standard, così come la scelta dei bersagli. I media esaltano i repubblicani durante i disastri, anche quando non hanno alcuna capacità ufficiale di essere d’aiuto. Ma quando il presidente è un democratico che si trastulla (o prende il sole) mentre Maui brucia, le persone che lo fanno notare sono quelle messe nel mirino», fa notare Tim Murtaugh sul Washington Times.