Joe Biden chiede al Congresso Usa aiuti urgenti per Israele e l’Ucraina, oltre che per investire maggiormente nella difesa interna, nell’assistenza umanitaria e nella gestione dell’afflusso di migranti al confine tra Stati Uniti e Messico. Il costo totale della richiesta di finanziamento supplementare è stimata in poco più di 105 miliardi di dollari, circa 100 miliardi di euro. L’auspicio del presidente americano è che il Congresso si attivi rapidamente sulla legislazione. Il piano di Biden deve affrontare alcune complicazioni a Capitol Hill, anche se la maggior parte dei legislatori americani vuole aiutare entrambi i Paesi. Il problema è che la Camera è in stallo, mentre si lotta per la nomina del nuovo speaker, mentre il Senato è diviso, con i repubblicani sempre più contrari agli aiuti all’Ucraina.



Stando a quanto riportato dall’Associated Press, potrebbero essere necessarie diverse settimane per scrivere il disegno di legge e negoziarne il contenuto. La presidente della Commissione per gli stanziamenti del Senato Patty Murray, di Washington, e la prima repubblicana della commissione, la senatrice del Maine Susan Collins, hanno annunciato un’udienza sulla richiesta di spesa il 31 ottobre con il Segretario alla Difesa Lloyd Austin e il Segretario di Stato Antony Blinken.



COME SONO RIPARTITI I FINANZIAMENTI CHIESTI DA BIDEN

La voce più importante della richiesta di finanziamento supplementare è di 61,4 miliardi di dollari per sostenere l’Ucraina. Una parte di questi fondi servirà a ricostituire le scorte di armi già fornite dal Pentagono. Inoltre, la proposta al Congresso prevede che Israele riceva 14,3 miliardi di dollari in assistenza. Per la Casa Bianca, la maggior parte di questi fondi sarebbe destinata ai sistemi di difesa aerea e missilistica. Ancor più spinosi i dibattiti sull’immigrazione, perché i repubblicani cercheranno di rafforzare l’applicazione della legge. Molti repubblicani hanno dichiarato che non sosterranno la misura a meno che non vengano aggiunte nuove politiche, e finora non è chiaro se i fondi richiesti da Biden siano sufficienti. A tal proposito, la Casa Bianca ha chiesto circa 14 miliardi di dollari per incrementare, ad esempio, il numero di agenti di frontiera, installare nuove macchine di ispezione per rilevare il fentanyl e aumentare il personale per trattare i casi di asilo.



Ma la richiesta di finanziamento di Biden al Congresso include 7,4 miliardi di dollari per una serie di iniziative orientate all’Indo-Pacifico, dove gli Stati Uniti si concentrano per contrastare l’influenza della Cina. La somma è suddivisa tra iniziative di sicurezza congiunte nella regione, il potenziamento della produzione di sottomarini nell’ambito di una partnership con l’Australia e lo sviluppo di programmi di finanziamento per i Paesi che altrimenti farebbero affidamento su Pechino. Altri 9,15 miliardi di dollari sono, invece, destinati agli sforzi umanitari in Ucraina, Israele, Gaza e altri luoghi. I funzionari dell’amministrazione hanno dichiarato che decideranno dove destinare al meglio il denaro una volta avuto il via libera.