Joe Biden nella bufera per il caso dei documenti riservati trovati in un ufficio nei locali del Penn Biden Center, a Washington, e nella sua casa di Wilmington, in Delaware. Il numero uno della Casa Bianca è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa e si è difeso così dalle accuse piovutegli addosso nelle ultime ore: “Le carte top secret trovate a Wilmington non erano in mezzo alla strada, erano al sicuro, in garage dove sono le mie Corvettes”.



Una linea difensiva un po’ povera, ma Joe Biden ha tenuto a precisare poco dopo: “Io e i miei avvocati stiamo cooperando pienamente con il dipartimento di giustizia”. La ricerca dei suoi avvocati su eventuali carte classificate “si è conclusa ieri”: “La gente sa che considero i documenti classificati una cosa seria, stiamo collaborando a pieno con l’indagine del dipartimento di Giustizia”. E ancora: “Nell’ambito di questo processo, i miei legali hanno controllato i posti dove sono conservate le carte relative al mio mandato da vice presidente, hanno finito la revisione la notte scorsa ed hanno trovato un piccolo numero di documenti classificati in un deposito nel mio garage e nella mia biblioteca personale”.



JOE BIDEN NELLA BUFERA

Già nel corso della giornata di ieri Joe Biden aveva assicurato piena collaborazione alle autorità, sottolineando di non essere a conoscenza del contenuto dei documenti. “I miei avvocati non mi hanno suggerito di chiedere di cosa trattino; li hanno consegnati e stiamo collaborando pienamente”, la sua versione: “Sono stato informato di questa scoperta e mi ha sorpreso sapere che ci sono documenti governativi che sono stati portati in quell’ufficio. Ma non so cosa ci sia nei documenti”.

Numerose le reazioni politiche al caso, tra i primi a commentare il neo speaker della Camera dei Rappresentanti, Kevin McCarthy: “Il Congresso deve indagare su questo”. Il politico, inoltre, ha stigmatizzato l’uso politico della giustizia da parte dell’amministrazione, condannando i due pesi e due misure utilizzate in occasione della vicenda che ha coinvolto l’ex presidente Donald Trump. Attesi aggiornamenti a stretto giro di posta: il procuratore generale americano, Merrick Garland, farà una dichiarazione alle 13.15 ora locale, le 19.15 in Italia, sulle carte top secret ritrovate in un ufficio e nella residenza privata di Joe Biden