Importanti novità dagli Usa: l’amministrazione di Joe Biden ha deciso di fare causa al Texas per la legge che vieta l’aborto dalla sesta settimana senza alcun tipo di eccezione, neanche in caso di stupro o di incesto. Il provvedimento ha sollevato grandissime polemiche nel corso delle ultime settimane e la Casa Bianca ha deciso di passare ai fatti…
Intervenuto ai microfoni degli Usa, il ministro della Giustizia statunitense, Merrick Garland, ha spiegato che la legge viola le leggi federali ed è chiaramente anticostituzionale. L’amministrazione Biden chiede ad un giudice federale di dichiarare che la legge non è valida e, inoltre, di vietare la sua applicazione e di proteggere i diritti che lo Stato del Texas ha violato.
Biden fa causa al Texas per la legge sull’aborto
Ricordiamo che appena sette giorni fa la Corte Suprema degli Usa non ha bloccato la legge sull’aborto del Texas, aprendo la strada al possibile rovesciamento della sentenza “Roe contro Wade”, che 38 anni fa legalizzò l’aborto negli States. In conferenza stampa, il Guardasigilli di Biden ha parlato di disegno di legge “senza precedenti” che “mira a impedire alle donne di esercitare i diritti costituzionali, ostacolando il controllo giurisdizionale”. Il ministro ha inoltre sottolineato che l’approccio del Texas potrebbe diventare un “modello” per altri Stati, ma anche per altri “tipi di attacco” ad altri diritti costituzionali. Ecco quanto si legge nella causa intentata dalla Casa Bianca: “Gli Stati Uniti hanno l’autorità e la responsabilità di garantire che il Texas non possa eludere i propri obblighi ai sensi della Costituzione e privare gli individui dei loro diritti costituzionali adottando uno schema legale progettato specificamente per eludere i meccanismi tradizionali di controllo giudiziario federale”, riporta la CNN.