Dalla Casa Bianca è arrivato l’annuncio ufficiale di una nuova legge a firma del presidente Joe Biden per ristabilire una trasparenza sulle indagini in merito all’origine del Covid. Il provvedimento declassificherà tutte le informazioni come non più riservate e renderà pubblici i documenti in merito, “compresi potenziali legami con l’istituto di virologia di Wuhan“. La maggiore preoccupazione, quindi, sarebbe quella di escludere definitivamente (o confermare) la fuga del virus, a causa di un errore umano del personale di laboratorio che operava a Wuhan.
Infatti, come si sottolinea nel testo della legge, “dovranno essere resi pubblici e condivisi tutti i documenti segreti in merito alle indagini, che sono in possesso dei servizi di intelligence, compreso l’FBI“. Il presidente Biden ha poi aggiunto una nota, pubblicata su tutti i giornali, nella quale stabilisce che “nell’attuare questa legislazione, la mia amministrazione declassificherà e condividerà quante più informazioni possibile, in linea con la mia autorità costituzionale di proteggere dalla divulgazione di informazioni che danneggerebbero la sicurezza nazionale“.
Usa, nuova legge Biden per scoprire origine Covid: appello a trasparenza anche dall’OMS
La necessità della legge Covid appena firmata da Biden si inserisce nel contesto attuale di polemica scoppiata tra il governo e l’FBI. L’intelligence infatti ha sempre sostenuto la tesi del Covid originato e diffuso dal laboratorio di virologia cinese di Wuhan. Altri servizi segreti, però, continuano a dichiarare di non essere in possesso di prove certe e di documenti che possano confermare tale ipotesi. D’altra parte, la stessa teoria è stata più volte respinta sia dal governo cinese che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha sempre affermato come una fuga da laboratorio per errore umano sia piuttosto improbabile.
Questo nuovo provvedimento, già in discussione nei primi mesi del 2023, è però pienamente in linea con le richieste urgenti da parte del direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha fatto appello anche alla Cina, sollecitando la divulgazione delle indagini sull’origine del virus. Così come aveva esortato anche il governo degli Stati Uniti a rendere pubblici i documenti in possesso dell’FBI in merito al laboratorio di Wuhan. E ha poi aggiunto: “La domanda rimane ancora senza risposta. Ma capire come è iniziata la pandemia di Covid-19 rimane un imperativo sia morale che scientifico“.