Joe Biden potrebbe soffrire di un disturbo della perdita di memoria. Ad avanzare l’ipotesi è il Washington Times, che ha interpellato esperti di salute mentale in relazione ad alcuni racconti del presidente degli Stati Uniti. I falsi ricordi potrebbero essere segni di confabulazione, un disturbo neurologico legato alla demenza che è poco studiato. Si tratta di un errore di memoria che genera ricordi falsi, inventati o distorti ed è comunemente associato a malattie come demenza e morbo di Alzheimer. «Si sta cercando di raccontare una storia, ma il cervello non riesce a riempire lo spazio, quindi si protegge inventando qualcosa», spiega lo psichiatra Tanveer Ahmed, il quale non ha valutato personalmente Biden, ma ritiene che le prove siano «schiaccianti».



Le speculazioni sono cresciute negli ultimi tempi a causa di alcuni racconti su cui diversi fact-checkers, anche del Washington Post, hanno espresso scetticismo. Il timore dei democratici è che l’età di Biden possa compromettere la sua candidatura per la rielezione alla Casa Bianca, da dove rispondono al Washington Times con un no comment. Dal canto suo, Biden insiste riguardo il fatto che sia sufficientemente sano per un secondo mandato. Non la pensano così alcuni esperti, come la dottoressa Carole Lieberman, psichiatra forense e personaggio noto a Beverly Hills, in California. Non ha esaminato personalmente Biden, ma concorda sul fatto che il presidente Usa potrebbe avere a che fare con episodi di confabulazione. «Non si rende conto che le storie che ha raccontato sono distorte, altrimenti non le racconterebbe. Questa è confabulazione. Gli manca la parte del cervello che gli dice che non dovrebbe dire quelle cose perché si è convinto che quelle storie sono vere».



“BIDEN IN FASE DI DEMENZA CARDIOVASCOLARE”

La confabulazione, la creazione di falsi ricordi nel cervello che portano a storie non vere, non è un modo per cercare di ingannare le persone, perché chi ne soffre piuttosto crede sinceramente che le sue storie siano accurate. Le confabulazioni possono sconfinare nel fantastico e nel bizzarro, ma di solito sono solo distorsioni di eventi reali. A volte viene chiamata “menzogna onesta” perché chi ne è affetto non trae alcun beneficio dal raccontare storie false. La confabulazione è comune tra le persone che soffrono di demenza vascolare, in cui la riduzione del flusso sanguigno al cervello può influire sulla capacità di giudizio, sulla memoria e su altri processi mentali. A tal proposito, Washington Times ricorda che Joe Biden soffre di fibrillazione atriale, una malattia cardiaca che quintuplica il rischio di ictus e raddoppia il rischio di demenza.



«Conosciamo la sua storia clinica. Ha una storia di malattie vascolari. Abbiamo una serie di prove che dimostrano che Biden ha commesso errori cognitivi per diversi anni. Tutto ciò fa pensare che sia in piena fase di demenza cardiovascolare e che, come parte di questa, la confessione possa coprire la sua perdita di memoria», ha dichiarato il dottor Ahmed, che lavora presso la Hills Clinic nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. Anche la professoressa di criminologia Kimberly Dodson, che lavora all’Università di Houston-Clear Lake, ha detto che alcune delle sue storie sembrano simili alla confabulazione. La confabulazione può anche essere associata a disturbi come aneurismi o gravi traumi, che Biden ha avuto. Il presidente Usa ha avuto due aneurismi cerebrali potenzialmente letali nel 1988. Inoltre, ha perso la moglie e la figlia in un incidente stradale del 1972 in cui rimasero feriti due figli. Nel 2015 ha perso il figlio più giovane, Beau Biden, a causa di un tumore al cervello.