Secondo un articolo recentemente pubblicato dal quotidiano La Verità, Biden Jr, ovvero Hunter, il figlio del presidente degli Stati Uniti Joe, avrebbe avuto in passato dei rapporti piuttosto particolari con la Cina e con la Russia. Accuse importanti, soprattutto per via della (neanche tanto) velata “guerra” che da sempre interessa il rapporto tra gli USA e le altre due superpotenze, e che dopo lo scoppio della guerra in Ucraina avrebbe subito un brusco peggioramento. Le accuse originali contro Biden Jr sarebbero state mosse, racconta il quotidiano, da tre importanti quotidiani americani, ovvero il Wall Street Journal, il Washington Examiner e il New York Post.
Le accuse contro Biden Jr
Insomma, cercando di fare il punto in questa intricata vicenda che riguarderebbe Biden Jr, la Cina e la Russia, tutto risale al 2015, quando il figlio dell’attuale Presidente americano era a capo della società Bhr. Questa in almeno un’occasione aiutò la Avic Automotiv, succursale americana dell’azienda cinese statale di Difesa Avic, che ad ottobre ha rifornito, secondo il Wall Street Journal, “parti di caccia da combattimento dal valore di 1,2 milioni di dollari” ad una sussidiaria del colosso russo della Difesa Rostec.
Una circostanza sicuramente particolare, soprattutto dopo che la Rand ad ottobre aveva lamentato la necessità di sostituire numerosi caccia. Certo, la collaborazione tra Biden Jr e la Avic risale al 2015, ma è anche vero che i rapporti tra il governo americano e la stessa azienda erano dal 1990 in una sorta di stallo. All’epoca il presidente Bush aveva detto che un’altra succursale di Avic, la Catic, costituiva un problema per la sicurezza nazionale, e in quel periodo Joe Biden era vicepresidente. Salto avanti al 2017 nell’intricata vicenda su Biden Jr, quando ricevette finanziamenti dalla cinese Cefc, che aveva ottimi rapporti con il Cremlino. Ulteriore punto a sfavore della famiglia Biden è, infine, il fatto che tutte le società e i miliardari russi con cui Hunter ha fatto affari, attualmente non sono sottoposti ad alcun tipo di sanzione. Secondo La Verità tanto basterebbe a dubitare della veridicità dell’astio che il Presidente millanta nei confronti della Cina e della Russia.