IL DISCORSO DI BIDEN PER LANCIARE HARRIS E INSULTARE TRUMP: COS’È SUCCESSO ALLA CONVENTION DEM

«Trump è un perdente, la nostra America è vincente»: questo è solo uno dei tanti “richiami” fatti dal Presidente Usa Joe Biden al rivale di sempre, Donald Trump, nel lanciare la candidatura di Kamala Harris alla Convention Dem iniziata stanotte a Chicago, Illinois. È un passaggio di consegne, meno “traumatico” rispetto al freddo comunicato della Casa Bianca di poco più di un mese fa; ma è anche un commiato alla “sua” gente che dopo il ritiro ufficiale è tornato a sostenere il Presidente di questa ultima legislatura nella Stanza Ovale.



«America, ti ho dato il meglio», ha detto un commosso Biden prima di tenere un lungo discorso di circa 40 minuti che diversi analisi sospettano sia lo stesso preparato per la sua nomination che si sarebbe dovuta tenere proprio in questi giorni prima del “bailamme” tra malattie, decadimenti mentali e stop dei finanziatori. Introdotto dalla figlia e dalla moglie, Biden ha abbracciato Kamala Harris: «Amo il mio lavoro ma amo di più il mio Paese, al quale ho dato il meglio, anima e cuore. Kamala e’ stata la migliore decisione che io abbia mai preso. E’ tosta, competente ed ha una straordinaria integrità».



Secondo Biden la democrazia con Trump è a rischio e dunque va preservata nel voto di novembre per le Elezioni Presidenziali Usa 2024: «Non puoi dire di amare il tuo Paese solo quando vinci», attacca Trump dandogli in serie del «criminale», «bugiardo», «condannato» e addirittura «instabile». Agli insulti per Trump ci ha dato dentro anche l’ex candidata presidente Hillary Clinton, la più acclamata alla convention dopo Biden: «manda lettere d’amore ai dittatori e si prende cura solo di sé stesso».

IL “CARROZZONE” DEM ALLA CONVENTION PER INCORONARE KAMALA HARRIS: HILLARY CLINTON LA PIÙ ACCLAMATA

Insomma, una convention iniziata al meglio per Kamala Harris che vede ricompattarsi – almeno pubblicamente – tutte le varie anime del Partito Democratico Usa, a meno di 3 mesi dalle Elezioni Presidenziali 2024. L’addio alla politica (di fatto) annunciato da Biden dopo 50 anni di servizio per il Paese è stato il momento più alto, mentre fra insulti, cori e balletti si è assistito ad un “carrozzone” dove tutti hanno trovato la loro parte. Dalla ormai ex outsider Alexandra Ocasio-Cortez a Nancy Pelosi, dal candidato vicepresidente Tim Waltz al clan Biden fino alla più acclamata Hillary Clinton.



«Insieme, abbiamo creato molte crepe nel soffitto di cristallo più alto e più duro. Dall’altro lato di quel soffitto di cristallo c’è Kamala Harris, che alza la mano e presta giuramento come nostro 47esimo presidente degli Stati Uniti», è la parte centrale del discorso che ha meritato dalla platea della Convention Dem una lunga standing ovation, con Kamala Harris in visibilio. È mancato Barack Obama e la moglie Michelle ma forse saranno protagonisti nei prossimi incontri ala Convention prima dell’incoronazione finale di Kamala, ma non sono mancati i riferimenti al programma democratico per le Elezioni, su tutte le testimonianze di tre donne che hanno trainato un autentico spot pro-aborto.