In caso di vittoria dei democratici alle prossime elezioni di Midterm, la prima cosa che farà il presidente Usa Joe Biden è una legge sull’aborto. “L’ultima parola non è della Corte Suprema, non degli estremisti repubblicani, ma è vostra“. Così il numero uno della Casa Bianca ha rilanciato la difesa del diritto all’aborto come tema centrale. Lo ha fatto in un discorso al comizio del Democratic National Committee Washington, mettendo in guardia dai rischi per i diritti delle donne se vincessero i repubblicani al Congresso.
Il piano di Biden è di firmare una legge proprio in occasione del 50esimo anniversario della decisione Roe vs Wade con cui il 22 gennaio 1973 fu riconosciuto il diritto costituzionale all’aborto, sentenza rovesciata nel giugno scorso dalla Corte Suprema. “Insieme, restaureremo il diritto di scelta per ogni donna in ogni Stato, quindi votate, dovete andare a votare, possiamo farlo se votiamo“. Chissà se la scelta di tirare in ballo la questione dell’aborto è legata ai sondaggi, che danno i repubblicani in crescita. La possibilità che i democratici mantengano il controllo della Camera e rafforzino la maggioranza al Senato è in salita, ma sono proprio queste le condizioni per riuscire ad approvare la legge in difesa dell’aborto.
BIDEN “CORTE SUPREMA HA TOLTO UN DIRITTO”
Un funzionario dell’amministrazione Biden aveva anticipato l’annuncio e la notizia era stata riportata dal New York Times. Non è comunque la prima volta che il presidente degli Stati Uniti esprime l’intenzione di trasformare in legge il diritto all’aborto dopo lo storico rovesciamento della sentenza Roe vs Wade a giugno. Ad esempio, quest’estate Biden aveva affermato di voler tutelare i diritti delle donne. Biden ha ricordato le sensazioni provate il 24 giugno. “La rabbia, la preoccupazione, l’incredulità, l’incredibile fatto che per la prima volta nella nostra storia la Corte Suprema non ha solo fallito nel preservare una libertà costituzionale, ma ha effettivamente tolto un diritto che era così fondamentale per gli americani… E la paura che ora la maggior parte delle decisioni personali possano essere prese non solo dalla donna e dal suo medico, ma anche dai politici“. La decisione della Corte Suprema cui fa riferimento Biden ha di fatto restituito ai singoli Stati il diritto di regolamentare o vietare l’aborto. Da allora, 13 Stati hanno vietato tale procedura, fatta eccezione per i casi in cui la gravidanza minaccia la vita della madre. Invece, Stati come New York e California hanno approvato leggi che rafforzano il diritto all’aborto.
“BIDEN VUOLE RENDERE ABORTO ILLIMITATO”
“Il progetto di legge che sarà la priorità principale di Biden se i democratici manterranno il controllo del Congresso non si limiterà a ‘codificare la Roe’. Permetterebbe l’aborto illimitato per qualsiasi motivo durante tutti i 9 mesi di gravidanza, pagato con i soldi delle tasse. La priorità principale del presidente è uccidere i bambini nati da poco“, la replica di Carol Tobias, presidente del National Right to Life. Biden ha fatto riferimento nel suo intervento anche alla proposta di legge del senatore Lindsey Graham per vietare l’aborto dopo 15 settimane di gestazione “Se i repubblicani riusciranno a imporre un divieto nazionale, non avrà importanza dove si vive in America“, il commento di Biden, pronto a mettere il veto in caso di passaggio di tale legge. D’altro canto, il New York Times ha osservato che l’attenzione di Biden sull’aborto “riflette l’ansia dei democratici per il fatto che il tema sta perdendo risonanza tra gli elettori“. Questi ultimi, infatti, secondo quanto rilevato da un sondaggio del NYT/Siena, ritengono più urgenti le questioni economiche e le donne starebbero oscillando a favore dei repubblicani.