Aggiornamenti importanti sulle indagini delle autorità americane su Joe Biden e sul caso dei documenti riservati ritrovati nelle sue proprietà. Mercoledì l’FBI ha perquisito la residenza sul mare del presidente statunitense a Rehoboth Beach, nel Delaware. Ebbene, come confermato dall’avvocato del titolare della Casa Bianca, durante la perquisizione non sono stati ritrovati documenti classificati.
“La perquisizione pianificata, condotta in coordinamento e collaborazione con gli avvocati del presidente, si è concluse”, le parole del legale Bob Bauer, sottolineando che l’azione degli agenti dell’Fbi si è protratta dalle ore 8.30 alle ore 12.00. “Coerentemente con il processo a Wilmington, il DOJ ha preso per un’ulteriore revisione alcuni materiali e note scritte a mano che sembrano riferirsi al suo tempo come vicepresidente”, ha detto Bauer.
Il caso Biden
L’operazione dell’FBI nella casa di Rehoboth Beach di Joe Biden rientra nelle indagini sui documenti riservati in corso ormai da tempo. Una fonte ha confermato che non è stato coinvolto alcun mandato e che la perquisizione è stata consensuale. Mercoledì l’avvocato Bauer aveva confermato la piena collaborazione del presidente: “La ricerca di oggi è un ulteriore passo in un processo approfondito e tempestivo del Dipartimento di Giustizia che continueremo a supportare e facilitare pienamente. Avremo ulteriori informazioni al termine delle operazioni”. Ricordiamo che sono stati trovati in precedenza dei documenti riservati nella residenza di Wilmington e in un ufficio del think tank di Washington. Gli archivi nazionali, che sono responsabili della conservazione dei documenti presidenziali, hanno rifiutato di commentare la perquisizione della casa di Rehoboth del presidente. Come reso noto da Nbc News, l’FBI aveva precedentemente perquisito gli uffici del Penn Biden Center for Diplomacy and Global Engagement a metà novembre dopo che vi erano stati scoperti documenti classificati. Ian Sams, un portavoce dell’ufficio del consiglio della Casa Bianca, ha ripetutamente affermato che il presidente e il suo team hanno collaborato pienamente con il Dipartimento di Giustizia. Lasciando diverse domande senza risposta, ha affermato che la Casa Bianca vuole “prestare attenzione” alla condivisione di informazioni che fanno parte di un’indagine in corso.