Gli Usa e il presidente Joe Biden non hanno alcuna intenzione di concedere l’utilizzo delle armi occidentali nel territorio della Russia. L’Ucraina chiede da mesi di poter rispondere a Mosca, bombardando la stessa nazione con appunto gli armamenti fornitegli dall’Alleanza Atlantica e soprattutto da Stati Uniti e Gran Bretagna, ma il mondo occidentale non sembrerebbe essere ancora pronto a questo passo delicato, e che probabilmente decreterebbe l’inizio della terza guerra mondiale.



Soltanto due giorni fa, infatti, il presidente della Russia Vladimir Putin ha mandato un messaggio inequivocabile circa il fatto che l’utilizzo di armi Nato nel territorio della Russia significherebbe guerra, e nessuno è intenzionato a scatenare un conflitto di portata globale, a cominciare da Joe Biden, che fra meno di due mesi dirà addio alla Casa Bianca per lasciare posto al suo sostituito. Il concetto è stato ribadito ieri dal commander in chief durante l’incontro avvenuto con Keir Starmer, il primo ministro della Gran Bretagna, in carica da poche settimane.



BIDEN, NO AD ARMI USA IN RUSSIA: RAZZI ATACMS E STORM SHADOW VIETATI

Il Regno Unito ha appoggiato l’Ucraina a 360 gradi fin dal primo giorno del conflitto, ed è la nazione che più spinge affinchè Zelensky possa ottenere il lasciapassare richiesto, ma Joe Biden ha ribadito la linea di pensiero degli Stati Uniti, continuando ad apporre il veto sull’uso delle armi in territorio nemico.

Il riferimento, come si legge sull’Adnkronos, è in particolare ai missili a lungo raggio MGM-140 Atacms, un razzo superficie-superficie balistico ma non di lunghissima portata, che gli Stati Uniti utilizzano dal 1991 e che sono stati forniti all’esercito di Kiev. Nell’incontro di Washington fra Biden e Starmer, si è parlato del recente invio di nuove armi a Zelensky, compresi i missili Storm Shadow che possono colpire obiettivi fino a 250 chilometri di distanza.



BIDEN, NO AD ARMI USA IN RUSSIA NONOSTANTE IL REGNO UNITO PREMA

Il governo britannico starebbe cercando di far cadere il divieto, e negli scorsi giorni anche oltre oceano sembrava si potesse ventilare la possibilità che arrivasse una concessione, così come ha lasciato intendere il segretario di stato Anthony Blinken, ma Joe Biden ha rimesso le carte in regola, e la Casa Bianca lo ha voluto sottolineare: “Non ci sarà alcun nuovo annuncio”, riguardante appunto i rifornimenti di armi all’Ucraina, così come precisato da John Kirby, il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale.

Ciò non significa che gli Stati Uniti non continueranno a sostenere l’Ucraina, visto che Joe Biden è sempre stato in prima fila negli aiuti a Kiev, scontrandosi spesso e volentieri con il Congresso e con il Pentagono, ma da qui ad un utilizzo di armi americani in Russia, ne passa di acqua sotto i ponti. La cosa certa, secondo il presidente americano uscente, è che Putin in ogni caso non vincerà la guerra, e in merito alle recenti minacce di cui sopra, la portavoce della Casa Bianca, Karin Jean-Pierre, le ha bollate come “retorica pericolosa” ma parole già udite e riudite molte volte negli ultimi due anni e mezzo di guerra.