EDITORIALE NYT (A SORPRESA) CONTRO LA CANDIDATURA DI BIDEN: COS’È SUCCESSO

Non è usuale vedere un editoriale del New York Times che attacca il Partito Democratico americano e nello specifico il Presidente Usa Joe Biden: è successo sabato scorso, con la firma dell’opinionista Ross Douthat che di fatto chiede al leader dem di non ricandidarsi alla Casa Bianca per le Elezioni Presidenziali di novembre 2024 in quanto «in declino». Nei giorni di forte polemica interna negli Stati Uniti per il rapporto del procuratore speciale Robert Hur (sulla conservazione di documenti riservati da parte del Presidente, ndr) che definiva l’ex vice di Obama come «troppo anziano e con scarsa memoria», l’editoriale apparso sul NYT non solo dà seguito a quel report ma punta dritto alla convention dei Dem ad agosto.



«Joe Biden non dovrebbe candidarsi alla rielezione», scrive Douthat criticando l’ambiente liberal Usa che continua a dire che le «cose funzionano bene» solo per tener desta la candidatura contro il “timore” Donald Trump: «Dire che le cose hanno funzionato bene durante questa fase del declino di Biden, però, è molto diverso dallo scommettere che potranno continuare a funzionare bene per quasi altri cinque lunghi anni», sottolinea ancora l’editorialista del quotidiano più liberal d’America. Dire insomma che Biden è in grado di occupare la Presidente per i prossimi 11 mesi è ben diverso dal ritene in grado di poterlo fare, alle porte di una campagna che potrebbe portare alle ri-elezione a ben 81 anni (e con tutti gli evidenti “segnali” di declino in atto da tempo, tra gaffe, cadute e vuoti di memoria).



CASA BIANCA SMENTISCE TEST COGNITIVI PER IL PRESIDENTE BIDEN

L’opinionista del NYT lancia dunque un consiglio diretto a Biden e a tutto il Partito Democratico: «non si deve ritirare né oggi né domani, e comunque non durante le Primarie in corso». L’ipotesi è che Biden possa conquistare tutti i delegati ormai in pugno fino ad agosto, quando si terrà la convention: solo a quel punto, sottolinea Douthat, il Presidente dovrebbe annunciare il ritiro dalla corsa per la Convention Nazionale Democratica chiedendo poi direttamente ai delegati di «scegliere il sostituto».

Dall’ipotesi Kamala Harris, che oggi si è auto-proposta per un’eventuale candidatura, alla ex First Lady Michelle Obama, fino ai Governatori Dem come Gavin Newsom o Gretchen Whitmer: tutti ma non Biden sul quale pesa il “declino” ribadito anche dal forte editoriale del NYT. Sebbene non parli direttamente di impossibilità nell’essere nuovamente Presidente, Douthat ritiene che l’età avanzata di Biden avrebbe incoraggiato i rivali dell’America mostrando un «un capo americano decrepito, meno da temere rispetto ad un esecutivo più vigoroso». L’impressione che il Presidente dà in pubblico, conclude l’editoriale, «non è tanto quella di senilità quanto quella di estrema fragilità, come una lampadina che continua a bruciare finché la tieni accesa con un regolatore di luminosità». Con un nuovo comunicato diffuso in giornata dalla Casa Bianca, viene escluso che nei prossimi giorni il Presidente sarà sottoposto a test per la tenuta mentale: «Biden non sosterrà un test cognitivo come parte del suo prossimo esame fisico», ha confermato la White House.