Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che gli Usa non sostengono l’indipendenza di Taiwan, dopo che gli elettori hanno respinto la Cina, concedendo al Partito democratico progressista un terzo mandato presidenziale. Nella giornata di sabato Taiwan ha scelto il nuovo presidente e il nuovo Parlamento nel voto “ad alto rischio”. Il candidato dei nazionalisti del Kuomintang, Hou Yu-ih, sostenuto dalla Cina, è stato sconfitto: “Grazie a tutti. Ho fatto del mio meglio, sono molto triste di non aver potuto completare il cambio di governo. Mi dispiace molto” ha affermato. A vincere il “separatista” William Lai Ching-te del Partito democratico progressista (Dpp), attuale vicepresidente. Il terzo sfidante era Ko Wen-je, del Partito popolare (Tpp).
19,5 milioni di elettori sono stati chiamati alle urne che si sono aperte alle 8 locali (l’1 in Italia) e si sono chiuse alle 16 (le 9 in Italia). Nonostante la disapprovazione degli Stati Uniti, Antony Blinken ha chiamato il neo presidente eletto per congratularsi della vittoria. “Taiwan è una democrazia forte”, avrebbe affermato il segretario di Stato americano, come spiega TgCom24. Lai, dopo la vittoria, ottenuta con il 40,2% delle preferenze – a fronte del 33,4% di Hou Yu-ih del Kmt – ha dichiarato: “Come una delle prime e delle più anticipate elezioni del 2024, Taiwan ha centrato una vittoria per la comunità delle democrazie”.
Dalla Cina: “Le elezioni non cambieranno il nostro programma con Taiwan”
Il nuovo presidente di Taiwan, William Lai Ching-te del Partito democratico progressista, ha subito voluto ribadire la necessità di rimanere indipendenti: “Abbiamo resistito alle pressioni esterne, abbiamo dimostrato al mondo quanto abbiamo a cuore la nostra democrazia. Questo è il nostro impegno incrollabile. Sono determinato a salvaguardare il Paese dalla minaccia della Cina”. Pechino ha invece fatto sapere che si opporrà “con forza alle attività separatiste mirate all’indipendenza di Taiwan e alle interferenze straniere”. Chen Binhua, portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan del governo cinese, ha affermato che il Partito democratico progressiva “non può rappresentare l’opinione pubblica tradizionale dell’isola” e “non impedirà l’inevitabile tendenza alla riunificazione della Cina“.
“Le elezioni non cambieranno il panorama di base e la tendenza allo sviluppo dei rapporti tra le due sponde dello Stretto e non altereranno l’aspirazione condivisa dei compatrioti dello Stretto di Taiwan a stringere legami più stretti”, ha aggiunto il portavoce dell’Ufficio per gli Affari di Taiwan a Pechino. Antony Blinken, dopo essersi congratulato con Lai Ching-te per la sua vittoria, avrebbe affermato che gli Stati Uniti “sono impegnati a mantenere la pace e la stabilità nelle due sponde dello Stretto e la risoluzione pacifica delle differenze, liberi da coercizione e pressioni”, come spiegato da Reuters.