Dei nuovi documenti segreti appartenenti al presidente degli Stati Uniti Biden sono stati rinvenuti nei suoi vecchi uffici. Dopo la notizia di 2 giorni fa circa la scoperta di alcuni incartamenti forse top secret del commander in chief all’epoca in cui era il numero due di Obama, secondo i media americani il team di avvocati del presidente avrebbe portato alla luce altri documenti governativi fra cui alcuni considerati classificati, in un altro luogo rispetto all’ex ufficio di Washington.
Non vi sono molti dettagli su questo secondo rinvenimento, ma è chiaro che il ritrovamento sta provocando un po’ di imbarazzo alla Casa Bianca, dopo che lo stesso Joe Biden aveva accusato più volte il suo predecessore, Donald Trump, trovato anch’esso con dei documenti classificati nella sua residenza di Mar-a-Lago. Tornando ai primi rinvenimenti, stando a quanto emerso sarebbero stati scoperti il 2 novembre scorso, quindi pochi giorni prima le elezioni di midterm, di metà mandato, ma gli avvocati di Biden hanno dato notizia della loro scoperta solo lunedì.
BIDEN, NUOVI DOCUMENTI TOP SECRET: IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
“Hanno trovato dei documenti in una scatola in un armadio chiuso a chiave. E non appena si sono resi conto che c’erano diversi documenti riservati hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare: hanno immediatamente chiamato gli Archivi”, sono le parole di Biden sui documentiin occasione della conferenza stampa congiunta con i leader di Messico e Canada, dichiarazioni che comunque non hanno placato l’opinione pubblica.
Lo si capisce chiaramente da quanto spiegato da James Comer in una lettera alla Casa Bianca: “La commissione è preoccupata che il presidente abbia compromesso fonti e metodi con la sua cattiva gestione di documenti classificati”. La portavoce Karine Jean-Pierre si è limitata a dire quanto già affermato dallo stesso presidente, spiegando che la scoperta dei documenti classificati è stata una sorpresa, per poi aggiungere: “Non andrò oltre quanto detto dal presidente e dai consiglieri della Casa Bianca”.