Le nostre armi stanno volando verso l’Ucraina mentre parliamo“. Si apre così la conferenza stampa del presidente Usa Joe Biden da Bruxelles, dove si è recato per il summit Nato e il vertice con i leader del G7 e dell’Ue. Non è l’unico annuncio: gli Stati Uniti accoglieranno 100mila ucraini con l’obiettivo di riunire le famiglie. Ma non poteva mancare un approfondimento relativo al lavoro della Nato. A tal proposito ha mandato un messaggio a Vladimir Putin: “Contava sul fatto che si sarebbe divisa, ma non è mai stata così unita come lo è oggi. Putin sta ottenendo esattamente il contrario di quello che intendeva avere da quando è entrato in Ucraina“. In merito invece al rischio che la Russia usi armi chimiche nella guerra in Ucraina, Biden è stato molto chiaro: “Risponderemo. E la natura della risposta dipenderà dalla natura dell’attacco“.



Nel summit Nato si è discusso anche del ruolo della Cina in questa crisi. Biden quindi ha voluto mandare il suo monito al presidente cinese Xi Jinping, avvertendolo che aiutando la Russia mette a rischio la sua economia. “La Cina sa che il suo futuro economico è molto più legato all’Occidente che alla Russia“. Infatti, ha citato un colloquio con Xi Jinping avvenuto circa una settimana fa e di avergli detto che avrebbe messo in pericolo i suoi obiettivi economici se la Cina avesse sostenuto la guerra della Russia in Ucraina. Inoltre, gli ha fatto notare che molte aziende occidentali hanno smesso di fare affari in Russia dopo la “barbara” invasione di Putin. Queste aziende includono McDonald’s, Ikea, Visa e Mastercard, mosse che hanno già avuto un impatto sulla vita quotidiana in Russia.



“EMERGENZA CIBO REALE. RUSSIA FUORI DA G20”

Nel corso della conferenza stampa Joe Biden ha parlato anche dell’impatto che la guerra e le sanzioni occidentali contro la Russia hanno a livello mondiale. In primis, la scarsità di cibo, perché Russia e Ucraina “sono il granaio dell’Europa“. Il presidente Usa ha parlato spiegato che il suo Paese e il Canada intendono colmare il deficit di grano, infatti si è discusso dell’apertura alle esportazioni con l’Europa. “L’emergenza cibo sarà reale, il prezzo delle sanzioni non lo paga solo la Russia ma anche i nostri alleati europei. Abbiamo parlato di come supplire a eventuali carenze di cibo“. Ma un passaggio interessante in chiave geopolitica è quello che riguarda il G20, perché per Biden la Russia andrebbe rimossa: “La mia risposta è sì, ma spetta a tutti i membri del G20 decidere. Se altri nel G20 non sono d’accordo, allora l’Ucraina dovrebbe essere in grado di partecipare al G20“. Si è poi lasciato scappare che farà visita ai rifugiati in Polonia: “Ho intenzione di provare a incontrarli così come spero che…“, ha detto Biden prima di interrompersi. Questo però per motivi di sicurezza non può rivelare la sua destinazione. Quindi ha fatto retromarcia: “Spero di riuscire a vedere molte persone“.



“SANZIONI EFFICACI SE A LUNGO TERMINE”

Tra le domande anche una sulle elezioni presidenziali Usa del 2024: “Sarei molto fortunato se avessi quello stesso uomo che corre contro di me“, ha detto in riferimento a Donald Trump. Riguardo l’impegno degli Stati Uniti, c’è l’intenzione di usare oltre un miliardo di dollari per aiutare il popolo ucraino. Inoltre, vuole “offrire 2 miliardi di dollari in più di equipaggiamenti militari all’Ucraina“. Al termine della conferenza stampa si è invece soffermato sulle sanzioni, spiegando di essere consapevole che non sono efficaci a scoraggiare l’avversario. Dunque, non sono state introdotte come deterrente, ma è il “mantenimento delle sanzioni e l’aumento del dolore conseguente” a poter far cambiare strategia a Vladimir Putin. Infine, ritiene che la Nato debba istituire una organizzazione per indagare e punire quei paesi che violano le sanzioni contro la Russia.