Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha spiegato che se Donald Trump non fosse in lizza per candidarsi alle presidenziali del 2024, che si terranno a novembre dell’anno prossimo, fra meno di un anno, non si ricandiderebbe. Il commander in chief ha infatti detto chiaramente: “Non so me mi ricandiderei”, dichiarazioni rilasciate ad un evento elettorale per una raccolta fondi in quel di Boston, aggiungendo che alle elezioni del prossimo anno la “democrazia è a rischio” perché Trump e i suoi alleati intendono “distruggere” le istituzioni democratiche. “Non possiamo lasciarlo vincere”, ha aggiunto, come si legge sul sito di Rai News.



E ancora: “Donald Trump non si è presentato al mio primo insediamento, il che non posso dire sia stata una delusione, ma suppongo che non si presenterà neanche al prossimo”. Nel corso del suo discorso il presidente degli Stati Uniti ha attaccato più volte il suo antenato, bollandolo come un “presidente sconfitto”. Le parole di Biden, come riferisce il Corriere della Sera attraverso il proprio sito online, avrebbero colto di sorpresa i suoi consiglieri, e alla luce anche della sua età (81 anni), appaiono come una preoccupazione dell’elettorato. Ma in ogni caso un portavoce ha affermato che Biden ha già battuto una volta Trump e potrà farlo di nuovo.



BIDEN VS TRUMP, LA REPLICA DEL TYCOON: “SARÒ UN DITTATORE SOLO…”

Fonti vicine al commander in chief hanno fatto sapere che la decisione di ricandidarsi per il 2024 sarebbe legata al fatto che ne Kamala Harris, la sua attuale vice, ne tanto meno un altro candidato democratico, abbiano la forza per battere Trump, che tornerebbe così al potere dopo i fatti del gennaio del 2021, il famoso assalto a Capitol Hil.

Trump ha replicato alle accuse dicendo: «Sarò un dittatore solo il primo giorno della presidenza, quando chiuderò i confini e cancellerò le politiche per il clima cominciando a trivellare. Sono i democratici che abusano del loro potere, non io». Ha poi aggiunto che «l’entusiasmo» attorno alla sua candidatura è «più grande che mai, più delle elezioni del 2016 e del 2020, nelle quali comunque siamo andati benissimo».