Ancora documenti governativi, alcuni dei quali segreti e classificati, sono stati rinvenuti in possesso del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Dopo quelli ritrovati in un suo ufficio, altri incartamenti sarebbero stati scoperti in un altro luogo, dal team legale dello stesso commander in chief, così come scrive il Corriere della Sera. Si tratta di una notizia che ovviamente ha fatto insorgere i Repubblicani, alla luce del fatto che settimana scorsa il presidente Donald Trump è stato incriminato proprio per essere stato trovato in possesso di documenti segreti nella sua tenuta di Mar-a-Lago.



Il quotidiano di via Solferino spiega che il livello di segretezza dei documenti non è chiaro, ne tanto meno quando questi siano stati scoperti, ma si tratta di una notizia che è destinata “ad aumentare l’imbarazzo di Biden e la pressione dei repubblicani sul presidente”, dopo appunto i fatti del tycoon. La Casa Bianca per ora ha rifiutato di commentare la notizia mentre i Repubblicani hanno chiesto l’avvio di un’indagine da parte del procuratore speciale così come nel caso dei file di Trump.



BIDEN, TROVATI ALTRI DOCUMENTI SEGRETI: IL PRIMO RITROVAMENTO

Il primo ritrovamento, scriveva Viviana Mazza, era avvenuto presso il Penn Biden Center for Diplomacy and Global Engagement di Washington, e si tratta di file risalenti all’epoca in cui Biden era il vice presidente di Obama: l’ufficio in cui erano stati rivenuti era stato usato dall’attuale presidente durante il periodo 2017-2019 quando fu professore onorario della University of Pennsylvania, ateneo dove avevano studiato anche due dei suoi figli e due nipoti. Si tratta ovviamente di una notizia che rappresenta un vero e proprio regalo per Trump e in generale per i Repubblicani, che come detto sopra, chiedono che Biden subisca lo stesso procedimento subito dall’ex presidente.



“Quando vedremo i raid dell’Fbi nelle numerose case di Joe Biden, e forse persino alla Casa Bianca? Di certo questi documenti non erano stati desecretati”, aveva scritto su Truth Donald Trump. Secondo i media americani vi sarebbero però delle differenze fra i due casi, a cominciare dal fatto che i file di Biden siano stati rinvenuti dagli avvocati dello stesso e subito consegnati, mentre quelli dell’ex presidente erano stati richiesti per un anno da parte dell’Fbi, degli Archivi Nazionali e del dipartimento di Giustizia.