Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha mandato un messaggio di avvertimento all’Iran, facendo chiaramente capire che nuove provocazioni non verranno tollerate. Attraverso una conferenza stampa congiunta con il premier australiano Anthony Albanese, così come si legge su TgCom24.it, il commander in chief a stelle e strisce ha detto che gli Stati Uniti “reagiranno” se Teheran continuerà ad attaccare le truppe americane in Medio Oriente. Biden ha quindi aggiunto, sottolineando la questione: “Questo è il mio avvertimento all’ayatollah”.
Nel corso della conferenza stampa si è parlato anche dell’invasione israeliana di Gaza e a riguardo Biden ha fatto chiarezza spiegando: “La rabbia di Israele dopo gli atroci attentati è comprensibile, Israele ha il diritto e il dovere di difendersi e noi faremo in modo che abbia gli strumenti necessari. È anche vero – ha aggiunto – che Hamas non rappresenta il popolo palestinese” specificando quindi che gli attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania devono “fermarsi ora”, in quanto si tratta di attacchi che “gettano benzina sul fuoco” e che avvengono “nei luoghi in cui i palestinesi hanno diritto di stare”.
BIDEN VS IRAN, LE PAROLE ANCHE SULLA CINA
Fra gli argomenti affrontati anche quello della Cina, e precisamente del progetto di contro-globalizzazione della Via della Seta, che secondo lo stesso “Si è rivelata inutile per i Paesi che vi hanno aderito”, spiegando che gli Usa lavorano con il G7 per “fornire le infrastrutture alle nazioni con le quali Xi Jinping sta trattando”.
Quindi, rimanendo in tema Pechino, Biden ha sottolineato di aver avvertito “direttamente” la Cina che l’alleanza tra Stati Uniti e Filippine è “di ferro”, una dichiarazione che giunge dopo una collisione avvenuta nelle acque contese del Mar Cinese meridionale fra navi di Manila e Pechino. Infine il presidente USA ha esortato il neo speaker della Camera, Mike Johnson, a “muoversi rapidamente” sugli aiuti a Israele e Ucraina.