Per le industrie farmaceutiche sempre alla ricerca di terapie innovative, il futuro per quanto riguarda la cura delle malattie mentali è rappresentato dalle droghe psichedeliche. I numerosi investimenti per una ricerca nel settore lo dimostrano. Sempre più aziende, sia tra le Big Pharma che start-up stanno puntando a questi prodotti, che sembrano aver dimostrato fino ad ora una notevole efficacia per il trattamento di molti disturbi psichiatrici. Negli ultimi due decenni infatti, le sostanze psicoattive che precedentemente venivano considerate parte di una sottocultura, hanno ripreso popolarità arrivando ad una vera e propria rinascita nella società.
Molto diffuso è il cosiddetto microdosaggio, cioè l’assunzione a piccolissime dosi per favorire i benefici terapeutici sulla psiche mantenendo basso il rischio di effetti collaterali. In molti trial clinici condotti su volontari, è stato confermato da parte dei pazienti u netto miglioramento dei problemi a livello mentale, alcuni anche parte di patologie specifiche come la schizofrenia e la depressione. L’ampia domanda per una soluzione a tali malattie e la scarsità di efficacia a lungo termine di molti farmaci tradizionali hanno quindi portato gli investitori a credere che questo possa risultare un trattamento efficace.
Droghe psichedeliche per le malattie mentali, approvati nuovi farmaci a base di ketamina e allucinogeni
Il quotidiano Financial Times, ha analizzato l’andamento di mercato del settore start-up che sviluppa trattamenti con droghe psichedeliche. Recentemente è stato registrato un aumento degli investimenti del 40%. Tuttavia in molti paesi la ricerca è notevolmente rallentata a causa dei problemi legali su queste sostanze. in alcuni paesi i governi sono cauti, perchè credono che una normalizzazione delle droghe a scopo terapeutico possa far aumentare il consumo anche per motivi ricreativi.
Ma molti preparati sono già stati approvati ed immessi sul mercato. L’ultima scommessa delle Big Pharma ad esempio è lo spray nasale alla ketamina, messo a punto dalla Johnson&Johnson, come cura per alcune forme di depressione. Su questa scia, anche la casa farmaceutica canadese Reunion Neuroscience, sta sviluppando un prodotto simile, a base di psilocibina, il principio attivo dei funghi allucinogeni, che ha dimostrato nella sperimentazione di avere successo come cura per la depressione post-partum.