Le Big Pharma stanno puntando sempre di più ad implementare la ricerca su farmaci e terapie contro il cancro, Investendo in aziende più piccole e start up innovative in Europa, per aumentare la produzione e migliorare i prodotti già approvati. Come riportato oggi dal quotidiano Le Figaro, l’industria francese Nanobiotix ha appena firmato un accordo da 2,5 miliardi di dollari per collabrare con il colosso farmaceutico J&J, grazie a questo investimento sarà possibile terminare lo sviluppo e la commercializzazione di uno tra i prodotti più avanzati in radioterapia nanobio, utilizzato per il trattamento del cancro.



Laurent Lévy, CEO e cofondatore di Nanobiotix ha commentato al quotidiano che “L’accordo è il modo migliore per portare la produzione del prodotto su larga scala” Anche perchè il prodotto ancora non è stato commercializzato. Inoltre il finanziamento garantirà il proseguimento degli studi sul farmaco, che potranno successivamente aggiungere sempre più categorie di patologie da trattare, con più ampie garanzie di successo per una terapia che attualmente viene utilizzata in almeno il 60% dei pazienti malati di cancro.



Come funziona la radioterapia avanzata di Nanobiotix

Il trattamento innovativo sviluppato dall’azienda francese Nanobiotix si basa su composti di nanoparticelle di afnio, un metallo raro che viene utilizzato nella radioterapia mirata e avanzata destinata alla cura di alcuni tipi di cancro. Attualmente si è dimostrato molto efficace soprattutto per i tumori della testa e del collo in otorinolaringoiatria. Il preparato ad alta densità di elettroni viene iniettato direttamente nella parte da trattare, e distrugge le cellule tumorali amplificandone l’effetto e contemporaneamente limitando i danni collaterali.



Nella seconda metà del 2024 saranno pubblicati i risultati della sperimentazione, che se confermati daranno il via ad una commercializzazione entro il 2025. Anche grazie al finanziamento da J&J, perchè la Nanobiotix, come ricorda il CEO, rischiava di finire le risorse già all’inizio del 2024. Ora invece con l’accordo si potranno testare anche varie combinazioni per potenziarne l’effetto, ad esempio utilizzando il prodotto insieme ad altri chemioterapici, molecole, o altri approcci terapeutici.