BigMama, la confessione choc: “A 13 anni mi tirarono delle pietre addosso per…“
Sul palco del Festival di Sanremo 2024, tra i 30 Big in gara, ci sarà anche BigMama. La cantante, icona della body positivity, torna all’Ariston dove aveva mosso i suoi primi passi lo scorso anno, quando nella serata delle Cover duettò con Elodie. Questa volta, però, la Big in gara è proprio BigMama, che porterà il brano La rabbia non ti basta. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la cantante ha parlato di questa incredibile esperienza che sta per concretizzarsi e rivelato alcuni difficili capitoli che hanno segnato la sua giovinezza.
Il suo, racconta, è un passato fatto “di bullismo fisico e psicologico, anche di violenza sessuale, ma ora sto bene e mi sento bona“. Per via del suo aspetto fisico, infatti, l’artista ha subito bullismo e violenze che hanno profondamente segnato il suo percorso di crescita. Le cicatrici sono ancora vive in lei, così come un episodio traumatico subito per via della sua bellezza giudicata non conforme ai canoni: «Ho scritto il mio primo brano a 13 anni dopo che alcuni ragazzini mi hanno tirato delle pietre addosso per il mio aspetto fisico».
BigMama al Festival di Sanremo 2024 con La rabbia non ti basta: “Il senso è…“
Ora BigMama porta al Festival di Sanremo 2024 un brano intitolato La rabbia non ti basta. Una canzone al cui interno è inserito un importante messaggio di auto-accettazione, un invito ad andare avanti nonostante le critiche: «Nella mia musica mi piace mettere sempre messaggi forti e questo è un pezzo che chiude un cerchio di rivalsa. Il senso è quello di non avere paura di credere in se stessi, di non farsi condizionare da quello che pensano gli altri; è anche un modo per scusarmi con la me bambina: se ti dicono che non puoi cantare perché sei grassa, perché sei donna, perché vieni da un paesino, fregatene“.
La rabbia è un sentimento che, dopo averlo covato per anni, la cantante ha deciso di accantonare: “Quando il mondo ti odia e le persone ti odiano, la prima risposta è l’odio: odiavo il mondo, odiavo gli altri, odiavo me stessa. Nei miei primi testi c’era tantissimo rancore, pensavo all’autolesionismo, al suicidio, sfogavo la rabbia su me stessa. Ma poi ho capito che le energie negative vanno trasformate in positive, che gli altri ti giudicano anche in base a come ti senti, a come ti presenti, in base alla proiezione che hai di te stessa. Per questo oggi dico che “la rabbia non ti basta”“.