Per il bilancio dello IOR è stata assicurata l’adesione ai principi etici della Chiesa cattolica. Per l’ottavo anno consecutivo l’Istituto per le Opere di Religione (IOR) pubblica il bilancio all’interno del Rapporto annuale. I dati si riferisco al 2019 e indicano non solo la conformità ai più elevati standard internazionali, ma anche l’impegno di assicurare piena e continua adesione ai principi e alla dottrina sociale della Chiesa, come sottolinea Vatican News nell’articolo che dedica a questa notizia.



Il bilancio dell’esercizio 2019 dello IOR – come fa sapere la Sala Stampa vaticana – è stato approvato all’unanimità il 28 aprile 2020 dal Consiglio di Sovrintendenza che, come da Statuto, ha trasmesso il documento alla Commissione Cardinalizia evidenziando la solidità e l’elevata qualità dei dati finanziari (livello di patrimonio e di liquidità) e la sua conformità ai più elevati standard internazionali.

In linea con le indicazioni di Papa Francesco inoltre, anche quest’anno, la Commissione Cardinalizia ha deliberato la distribuzione integrale degli utili di quella che comunemente viene definita la “banca” del Vaticano. Nel 2019 “l’Istituto ha continuato, con rigore e prudenza, a fornire servizi finanziari allo Stato della Città del Vaticano e alla Chiesa Cattolica presente in tutto il mondo”, come informa la nota ufficiale.

BILANCIO IOR: I NUMERI E IL RUOLO DELL’ISTITUTO VATICANO

Inoltre, l’Istituto ha proseguito nel suo massimo impegno di assicurare piena e continua adesione ai principi e alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica in tutte le attività operative a partire dalla propria priorità, cioè nei processi di gestione e nelle politiche di investimento del patrimonio proprio e di quello della clientela.

Tra i dati finanziari chiave dell’esercizio 2019 per lo IOR: dal bilancio si evince che la raccolta dai clienti, pari a 5,1 miliardi di euro (in crescita rispetto al 2018 con 5,0 miliardi di euro) di cui 3,4 miliardi relativi al risparmio gestito e alla custodia titoli; 38,0 milioni di euro di utile netto con ampia crescita rispetto ai 17,5 milioni di euro nel 2018, risultato del processo di investimento risk-based e coerente con l’etica cattolica applicato alla gestione dei propri attivi; il patrimonio al 31 dicembre 2019, al netto della distribuzione degli utili, è di 630,3 milioni di euro.

In aggiunta, l’Istituto mantiene un alto livello di liquidità con un coefficiente di copertura della liquidità LCR pari a 443% ed un coefficiente di finanziamento stabile NSFR di 1008%. Durante il 2019, lo IOR ha continuato a rafforzare la “squadra” dei dirigenti dell’Istituto ed ha incrementato gli investimenti IT inclusi quelli relativi all’ingresso nel sistema europeo dei pagamenti SEPA.