Non va bene a livello sportivo, non va per nulla bene dal punto di vista societario: per il Milan continua il periodo “nero” che si aggiunge al “rosso” del bilancio stilato oggi dal Consiglio d’Amministrazione della società di Via Aldo Rossi. Il club rossonero passato un anno fa dalla proprietà del fantomatico imprenditore cinese Yonghong Li al solido Fondo Elliott (Usa) non se la passa per nulla bene, come del resto già aveva preannunciato l’ad Ivan Gazidis negli scorsi giorni parlando di «abbiamo evitato il baratro». Come rivelato dall’Ansa, il Milan ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2019 con un rosso nel consolidato per 145,9 milioni, con un peggioramento di circa 20 milioni rispetto alla passata stagione, l’unica gestita dai cinesi che a loro volta avevano ereditato i debiti della gestione Berlusconi. I costi del club milanese ammontano in totale a 373 milioni di euro, con un aumento de, 51% rispetto alla stagione precedente, mentre i ricavi si fermano a 241 milioni (-6,1%), sui quali ovviamente pesa la mancata partecipazione alle coppe europee e la mancanza di trofei ormai dal lontano 2016 (Supercoppa Italiana, in panchina Vincenzo Montella).
(S)PROFONDO ROSSO PER IL MILAN DEGLI AMERICANI
Se si aggiunge poi che il progetto tecnico ha subito già due pesanti incidenti di percorso, con il tramonto dell’esperienza Gattuso e soprattutto il fallimento in pochi mesi della panchina di Marco Giampaolo (con conseguente cambio in corsa con Stefano Pioli giusto pochi giorni fa), il livello di (s)profondo rosso della metà di Milano è presto che servita. I numeri parlano chiaro e non piaceranno per nulla al Presidente Scaroni e alla dirigenza dei Gazidis, Maldini, Boban e Massara: in calo i proventi da cessione di calciatori (da 42 a 25,5 milioni), dalla biglietteria (da 35,2 a 34,1 milioni) e dagli sponsor (da 44,7 a 38 milioni), ma soprattutto sono in calo i proventi per partecipazioni alle coppe oltre al calo degli ammortamenti. Sale il costo del personale Milan (da 150 a 184 milioni di euro) mentre pesano ancora su quel bilancio i giocatori in prestito, su tutti i 10,2 milioni del solo Higuain. La nuova era Pioli dovrà cercare di regalare al Milan la qualificazione in Champions, difficile ma non impossibile, ma soprattutto la società dovrà cercar di costruirsi e saldarsi in fretta per non evitare di causare altri e più pesanti buchi di bilancio in futuro, ritardando così il processo di stabilizzazione e l’appetibilità per qualche nuova proprietà disposta ad investire.